FT-03 – Quakewave (a.k.a. Shockwave)

FT-03 – Quakewave (a.k.a. Shockwave)

ProduttoreFans Toys
OggettoFT-03 – Quakewave
Personaggio cartoonShockwave
Data prima edizione01/02/2013
Altezza
Peso
MaterialiPlastica ABS e Die-cast

Nell’attesa di una versione 2.0 di Quakewave, così come avvenuto per Tesla, la versione FansToys di Perceptor, diciamo che possiamo accontentarci di questa versione masterpiece di Shockwave targata sempre Fans Toys.

Di certo il pezzo, quando è stato rilasciato nel 2013 (progettato nel 2012), si poneva come un ottima rappresentazione dell’anime, per quelli che erano i canoni estetici di quegli anni. C’è stato poi un nuovo rilascio nel 2015 che ha riguardato principalmente il packaging e una rivisitazione della colorazione, meno accesa della versione del 2013, qualche pannellatura in più che però non fa che discostarlo ulteriormente dall’anime e nulla altro di eccezionale. Ma dobbiamo ammettere che da allora, il mondo dei masterpiece ha avuto una rapida evoluzione e con essa sono cambiati i parametri di valutazione. Da un lato sono migliorate le tecniche di ingegnerizzazione della trasformazione e dall’altro si è ricercata una somiglianza al cartoon sempre più spinta, mentre inizialmente la tendenza era ad avvicinare il pezzo alla sua versione toy degli anni ottanta. Iniziamo allora col dire che per quanto sia fatto bene non è il masterpiece di Shockwave migliore in assoluto, in termini di “cartoon accuracy”: non è il masterpiece definitivo. Tuttavia, va anche detto per correttezza espositiva che ad oggi non c’è ancora sul mercato un prodotto di Shockwave che sia al contempo realizzato con materiali di qualità, con un’ottima ingegnerizzazione della trasformazione ed una accuratezza al cartoon, come avvenuto per altri personaggi transformers. La stessa versione masterpiece ufficiale della Takara-Tomy, MP-29+, per quanto più vicina al cartoon, presenta delle ombre, specie per quanto riguarda i materiali utilizzati, tutta plastica ABS.

L’attuale canone di accuratezza si spinge al punto di semplificare quanto più possibile le linee, proprio come nel cartoon, dove taluni dettagli tipici degli oggetti reali sono praticamente omessi. Così, se fino a qualche hanno fa le pannellature erano indice di ricercatezza di dettagli presi dalla realtà, oggi avviene esattamente il contrario. Un esempio tipico sono gli ultimi masterpiece della Takara dedicati ai seekers che nella loro nuova versione 3.0 sono una rivoluzione rispetto alle loro versioni 2.0. Le precedenti versioni erano ricche di pannellature e le stesse pannellature erano accuratamente scolpite. Nelle nuove versioni 3.0 il design è stato completamente rivisto, così come la trasformazione.

Ma torniamo al nostro Fans Toys FT-03. Il prodotto si presenta con una buona qualità dei materiali, piedi e parti delle gambe sono in metallo, diecast per l’esattezza. La colorazione è di buon livello, ma forse il colore è un viola troppo acceso, diverso dal viola con cui è disegnato nel cartoon. Anche nella versione del 2015, per quanto migliorata, più opaca, la colorazione non rispetta quella dell’anime. In questo, MP-29+ vince. Nel complesso però FT-03 si presenza ben proporzionato e compatto, le articolazioni consentono una buona posabilità e la mano, diversamente dalla versione Takara-Tomy, ha tutte le cinque dita articolate, cosa che a noi di Robots in Incognito piace tantissimo. La versione del 2013 possiede un led statico nell’occhio e uno nel cannone laser che sostituisce la sua mano sinistra, mentre nella versione del 2015, il led dell’occhio è intermittente a simulare Shockwave quando parla.

I piedi nel loro design disattendono molto il cartoon. Anche in questo caso il masterpiece ufficiale vince, ma non certo per la qualità dei materiali e nel risultato finale, dove qui a Robots in Incognito il favorito resta comunque FT-03.

Parliamo in ultimo della trasformazione. Di per sè la trasformazione è semplice e veloce, però perde punti il fatto che alcune parti, come ad esempio la “bocca” della pistola laser cybertroniana, si staccano rendendo di fatto la trasformazione meno fluida ed integrata. In generale, questo è ammissibile nei giocattoli per bambini, un pò meno in un masterpiece dove ci si aspetta che il livello di ingegnerizzazione sia tale da evitare quanto più possibile che la trasformazione si realizzi mediante componenti da separare e riassemblare, a meno che questo non avvenga già nell’anime e allora il discorso cambia, come nel caso della trasformazione di Megatron. Una buona trasformazione dovrebbe essere quanto più possibile semplice e al contempo integrata e fluida, senza parti separabili che vadano a ricomporsi altrove, ma facendo sì che il robot e l’alternative mode (abbreviato alt-mode) risultino nel complesso ben fatti.

Concludiamo questa recensione dicendo che sicuramente questo masterpiece third party di Shockwave, resta al momento uno dei migliori masterpiece in circolazione, ma siamo ancora lontani dai livelli di accuratezza al cartoon attesi.

ParametroPunteggio
Estetica6
Materiale7
Verniciatura7
Posabilità7
Accessori5
Trasformazione6
Corrispondenza cartoon6
Confezione7
Qualità/Prezzo6
Sintetico5.7

FT-13 – Mercenary (a.k.a. Shrapnel)

FT-13 – Mercenary (a.k.a. Shrapnel)

ProduttoreFans Toys
OggettoFT-13 – Mercenary
Personaggio cartoonShrapnel
Data prima edizione01/01/2016
Altezza14 cm
Peso312 g
MaterialiPlastica ABS e Die-cast

Iniziamo subito col dire che si tratta della migliore versione Masterpiece di Shrapnel attualmente in circolazione, anche se prodotto da una azienda “terza parte”. Ma l’azienda di cui parliamo è la Fans Toys, dunque un marchio, una garanzia.

Il prodotto è fatto bene, abbastanza fedele al cartoon, sia in modalità robot che in modalità insetto (alt-mode). Sicuramente la modalità insetto centra l’obiettivo più che la modalità robot, dove la colorazione delle gambe e delle corna non sono proprio fedeli a quelle del personaggio dell’anime. Nel cartoon sono di un grigio molto chiaro, tendente al bianco, mentre nel giocattolo sono di un grigio argentato, più lucente quello delle corna, dando quella sensazione di freddo metallo che invece non si percepisce nel cartone animato. Inoltre il robot, specie nelle gambe, presenta delle intarsiature e troppi dettagli realistici che nell’anime non si percepiscono, essendo l’anime caratterizzato da linee più pulite e fluide, ma che sono tipici delle versioni giocattolo degli anni ’80.

Altro elemento che spezza la continuità delle linee e che tende a sporcare la semplicità delle forme e della scultura sono le soluzioni tecniche adottate per le articolazioni, soprattutto quelle delle gambe, nella parte superiore, dove il quadricipite viene diviso in due sezioni per consentire i movimenti circolari della gamba; movimenti che si potrebbero ottenere facilmente con l’utilizzo di un giunto sferico. Si suppone che le soluzioni tecnicnologiche un pò obsolete riscontrate nella realizzazione degli Insecticons sono probabilmente  dovute al fatto che si tratta delle prime action figure realizzate dalla Fans Toys. Nulla a che vedere con la qualità dei modelli successivi.  Un altro segnale che porta a tale conclusione è che le articolazioni sono prive del il sistema del cricchetto.

Al di là delle soluzioni tecnologiche adottate si tratta comunque di una figura ben articolata, con piedi, braccia, gambe e busto che consentono una discreta rotazione e dunque l’oggetto possiede in sè una buona posabilità.

Le dimensioni sono in scala Masterpiece, dunque non parliamo di grandi dimensioni, molto vicine a quelle di MP-21 Bumblebee, proprio per rispettare le proporzioni con gli altri robot della serie, ma è comunque alto circa 14 centimetri, almeno quei due centometri in più rispetto ad MP-21. Inoltre, a differenza di MP-21, qui la qualità dei materiali la si percepisce anche dal peso: ben 312 grammi, quasi 5 volte il peso di MP-21!!!

Di fatto la figura si presenta compatta e solida e si tratta di uno di quei pezzi che sei soddisfatto di avere nella tua collezione.

La trasformazione non è complicata, eccetto che per le zampe dove c’è da smanettare un pò di più per sistemarle correttamente nell’alloggio del busto quando si passa dalla modalità insetto alla modalità robot. Come sempre si consiglia di trasformarlo con la dovuta attenzione, senza forzare i meccanismi e rispettando la sequenza dei passaggi, così come descritto nel manuale.

Nella confezione la figura si presenta con i seguenti accessori:

  • una Bio Card,
  • un manuale delle istruzioni,
  • tre cubi di energon,
  • due paia di Zampe di insetto alternative in versione cartone animato,
  • una pettorina opzionale trasparente di colore arancione,
  • una pistola laser colore viola,
  • una pistola laser colore argento.

Oltre il back-pack posticcio con quel groviglio di zampette alle sue spalle che fanno senso un pò senso, la vera nota dolente di questa figura è l’attuale prezzo di mercato che rispetto alla sua prima uscita è pressocchè raddoppiato. La nostra impressione è che Fans Toys stia sfruttando l’onda del mercato “secondario” nel definire la propria politica dei prezzi, il che potrebbe portare, nei prossimi anni, ad una sorta di bolla speculativa, in quanto il prezzo di mercato in questo settore è quasi sempre dettato dal numero di pezzi limitato in circolazione. Ad ogni nuova ristampa e con il passare del tempo, si riduce l’interesse da parte dei colezionisti, man mano che questi se ne riforniscono, per questo si arriva ad un punto in cui chi cerca di rivedere il prodotto nel mercato dell’usato difficilmente riuscirà a rivenderlo ad un prezzo troppo alto. Il rischio più grosso è quello di pagare oggi un prezzo che difficilmente un domani si potrà recuperare, per questo occhio a come decidete di investire i vostri soldi. A questo aggiungete il fatto che si tratta di pezzi dalla costruzione un pò datata, dunque cosa potrebbe succedere se un’altra casa terza parte tirasse fuori il proprio set di Insecticons 2.0?   

Nell’attesa dunque di vedere una versione 2.0 di questi Insecticons, ci auguriamo che Fans Toys riveda il loro prezzo nelle prossime eventuali ristampe.

ParametroPunteggio
Estetica7
Materiale7
Verniciatura7
Posabilità8
Accessori7
Trasformazione6
Corrispondenza cartoon6
Confezione6
Qualità/Prezzo5
Sintetico6,67
Perchè chiamarli Real Robot?

Perchè chiamarli Real Robot?

Perchè li chiamano Real Robot? Da dove trae origine questa definizione e la conseguente nascita di questa sotto-categoria del genere Robot?

Intanto definiamo i Real Robot come robot con caratteristiche e funzionalità del tutto reali o quantomeno verosimili, concepiti dunque come mezzi di locomozione e ahimè di combattimento reali, alla stregua di un veicolo da guerra o di un’armatura potenziata, da produrre in serie e che, parzialmente o totalmente, risentono (e subiscono) di caratteristiche realistiche come l’usura, la manutenzione e le munizioni. I Real Robot sono generalmente veicoli in forma umanoide, salvo eccezioni e varianti.

Molti tendono a far coincidere la nascita del sotto-genere real robot con l’uscita della serie animata “Mobile Suit Gundam” scritta e diretta da Yoshiyuki Tomino nel 1979, ormai riconosciuto a tutti gli effetti come il padre dei Real Robot, tuttavia il concetto di real robot, nella sua idea primordiale, trae le sue origini dal romanzo di H. G. WellsLa Guerra dei Mondi“, pubblicato originariamente a Londra in 9 puntate, da aprile a dicembre del 1897 sul Pearson’s Magazine e in contemporanea sul The Cosmopolitan, dove la terra è invasa dai marziani che utilizzando dei tripodi da combattimento. Da allora l’impiego di queste potenti macchine si è esteso ad ogni ambito artistico, dal cinema al fumetto, passando per i videogiochi, fino ad arrivare alle serie animate nipponiche il cui successo è ormai riconosciuto a livello planetario. Ad oggi si possono individuare due poli ben distinti a seconda della cultura: quella occidentale, in particolare americana, dove celebre è la saga di BattleTech, che si è focalizzata maggiormente sui videogiochi, mentre quella giapponese concentrata prevalentemente sui robot, al punto che ne sono diventati uno dei simboli, nel campo dell’animazione.

La guerra dei mondi – Tripodi

Mobile Suit Gundam – Hangar
Prowl o Bluestreak?

Prowl o Bluestreak?

Siamo al quinto episodio della prima stagione dei Transformers, praticamente la stagione di debutto di questa fortunatissima serie animata degli anni ’80 coprodotta da Stati Uniti e Giappone. La serie sta muovendo i suoi primi passi attraverso l’ormai vetusto tubo catodico (vetusto per i millenials, non certo per l’epoca in cui il tutto accadeva…). L’episodio si intitola “Roll for IT”, che nella versione italiana viene tradotto con il titolo “In Marcia per la Vittoria”, e vede protagonisti oltre ai transformers riattivati da Teletraan One, anche due giovani esseri umani, Spike Witwicky e Chip Chase, al fianco degli Autobot, e il dottor Alcazar, al fianco dei villani Decepticon. La trama è pressapoco la seguente: Megatron è fortunosamente salvo su Cybertron dopo essere stato risucchiato dal Ponte Spaziale costruito sulla Terra e da Cybertron ordina ai suoi fedeli Decepticon, guidati da Starscream (un po meno fedele), di attaccare un laboratorio di antimateria per rubarne la formula e poter così creare energia con cui alimentarsi per potenziarsi. Megatron riesce a rientrare sulla terra per gestire direttamente le operazioni ed affrontare gli Autobot. Ovviamente l’epilogo è il solito: il piano di Megatron fallisce per mano degli Autobot guidati dal carismatico Oprimus Prime (alias Commander nel doppiaggio storico italiano) con l’aiuto dei due giovani umani Spike e Chip.

Ma nel corso dell’episodio, così come nel corso dell’intera saga animata, gli errori non mancano. Errori di grafica, di colorazione dei robot protagonisti, nomi dei robot attribuiti erroneamente nel doppiaggio e così via. Insomma, sarà che la serie nasce con l’intento di vendere la nuova linea di giocattoli transformer, dunque non si pone la dovuta attenzione al dettaglio e alla qualità della produzione animata, sarà che presentare tanti robot senzienti dotati di caratteristiche e personalità proprie, cercando di dare ad ognuno di loro il giusto spazio in uno stesso episodio, non è proprio semplice, ma sta di fatto che la serie vivrà sempre di alti e bassi nella sua realizzazione, soprattutto nei primi episodi dove molti elementi non sono stati ancora pienamente definiti e sviluppati dagli autori… uno di questi errori è lo scambio di nomi e colorazione tra i due autobot Prowl e Bluestreak nella scena in cui Prowl e Bluestreak fanno rapporto a Optimus Prime subito dopo lo scontro con i seeker Decepticon guidati da Starscream. Siamo al minuto 2:29 circa ed entrambi gli autobot arrivano da Optimus Prime in forma alt-mode auto sportiva Nissan Fairlady 280Z-X. Prowl per l’esattezza è l’auto della polizia e nel fare rapporto si trasforma in modalità robot, mentre Bluestreak resta in modalità auto.

Optimus Prime si rivolge a Prowl dicendogli “… Prowl seguiteli, ma state attenti a non esagerare…” ed ecco che Prowl viene ripreso in primo piano mentre risponde sarcastico a Prime “… chi? io?..” solo che in primo piano non c’è Prowl, ma Bluestreak!!! I robot hanno forme e alt-mode simili, cambiando solo in alcuni particolari. Prowl ha una colorazione primaria sul bianco, mentre Bluestreak è sul grigio e il busto in particolare è nero. In più, come segno distintivo, Bluestreak presenta due lancia razzi sulle spalle, cosa che invece il suo compare Prowl non ha. ma come se non bastasse, l’errore viene ripetuto dallo stesso Prowl, che subito dopo si trasforma nuovamente in modalità veicolo e avviandosi dice a Bluestreak: “…seguimi Prowl…”

Insomma, questo è quello che avviene nel doppiaggio italiano. Sarebeb curioso ascoltarlo nella sua versione originale per scoprire se l’errore è nel doppiaggio o effettivamente nella realizzazione originale…

A sinistra Prowl, a destra Bluestreak
A sinistra Prowl, a destra Optimus Prime
Bluestreak erroneamente identificato come Prowl

La classifica dei Third Party

Vi proponiamo la nostra classifica dei principali produttori di transfomers della serie Masterpiece Terze Parti (non ufficiali, ndr).

La classifica si basa su una serie di parametri e considerazioni quali:

  • Livello di accuratezza rispetto alla serie animata
  • Qualità dei materiali utilizzati (questo parametro non è tarato solo sulla quantità di materiale “diecast” presente, quanto piùttosto sulla qualità in generale dei materiali. Non si reputa il diecast l’unico materiale in grado di determinare la qualità del prodotto)
  • Ingegneria della trasformazioni (questo parametro è inversamente proporzionale al livello di difficoltà della trasformazione e quanto questa possa mettere a rischio l’integrità del prodotto)
  • Il numero di soggetti realizati (maggiore è il numero dei soggetti realizzati e apprezzati, più il produttore risulterà alto nella classifica. Questo implica che produttori con pochi pezzi all’attivo, per quanto ben realizzati difficilmente saranno ai piani alti della classifica)

La classifica è aggiornata al 09/03/2022

ProduttorePosizione Classifica
Fans Toys (Robot Paradise)1
MasterMind Creation (MMC)2
Xtransbots3
MakeToys4
Transform Element5
Deformation6
Generation Toy7
Bad Cube8
Unique Toys9
Toy World10
Zeta Toys11
Giga Power12
DX913