FT-16M – Sovereign (a.k.a. Galvatron)

FT-16M – Sovereign (a.k.a. Galvatron)

ProduttoreFans Toys
OggettoFT-16M – Sovereign (movie version)
Personaggio cartoonGalvatron
Data prima edizione01/01/2017
Altezza25 cm
Peso828 g
MaterialiPlastica ABS e Die-cast

Galvatron non è certo tra i transformers più belli, men che meno tra i più amati, a parere di chi scrive, ma certo è che resta pur sempre il nemico numero uno degli Autobot, il più cattivo tra i cattivi Decepticon e non può mancare in una collezione che si rispetti. A questo aggiungete che FansToys è riuscita a realizzare una versione Masterpiece davvero di tutto rispetto con la quale finirete con l’amare questo personaggio tanto odiato. Insomma, nonostante il poco affetto nei confronti di Galvatron, FansToys è riuscita a farcelo amare ugualmente e a farcelo desiderare nella nostra collezione.

Mentre TakaraTomy non ha ancora sfornato una versione Masterpiece ufficiale di Galvatron, FansToys ha già realizzato diverse versioni Masterpiece di Galvatron, di recente la versione Toy FT-16T, mentre quella che recensiamo in questo articolo è la versione con colorazione in edizione limitata “M” che richiama la colorazione del lungometraggio “Transformers: The Movie”.

La versione in questione ci presenta un Galvatron con una colorazione di tonalità blu lucida con un leggero richiamo al viola o comuqnue questo è un pò l’effetto ottico finale che osserviamo. Una colorazione molto simile alla colorazione di Galvatron nel lungometraggio. Questa colorazione blu lucido tendente al viola è a dir poco superba e rimarca pienamente la superbia che caratterizza il personaggio anime.

Passiamo agli accessori. FT-16M viene fornito con due diversi cannoni, uno in plastica arancione opaca e l’altro con un effetto traslucido, da abbinare a seconda delle vostre preferenze. La versione opaca è più fedele al cartone animato, mentre quella trasparente non esiste nel cartone animato ed è un omaggio al vecchio giocattolo G1.

Viene fornito anche con la matrice del comando agganciata ad una catena e con un volto alternativo che sfoggia un’espressione arrabbiata. La matrice è fatta davvero bene. È assolutamente splendida, scintillante, cattura piuttosto bene la luce e brilla davvero. Assomiglia accuratamente alla versione fornita con il Masterpiece MP-10 di Optimus Prime.

In sintesi, nella confezione troviamo i seguenti accessori:

  • Un manuale delle istruzioni
  • Una carta biografica da collezione
  • Una placca facciale alternativa con espressione seria
  • Una placca facciale alternativa con espressione arrabbiata
  • La matrice del comando con catena
  • Un cannone a braccio arancione opaco
  • Un cannone a braccio arancione traslucido
  • Un piedistallo espositivo trasparenrte

In modalità robot l’aspetto è davvero possente, per taluni addirittura ingombrante a tal punto che lo hanno paragonato ad un Galvatron sotto steroidi! Ma non è così che la vediamo noi di RobotsInIncongito perchè, pur avendo un aspetto molto imponente, è anche un robot ben proporzionato e la sua possenza sta solo a rimarcare la presenza del personaggio che rappresenta, il leader maximo dei Decepticons!

Si dice che la prima impressione è quella che conta e di fatto, quando lo avete tra le mani, la prima impressione è che abbia un aspetto fantastico! I colori sono molto vivaci ed attraenti e la scultura generale è davvero ben fatta, non si può negare che si tratti di Galvatron, proprio il villain del lungometraggio in “metallo e ingranaggi”, il modello di animazione fedele al personaggio del film, con un aspetto che è praticamente identico a quello che noi tutti ci aspetteremmo da un Masterpiece.

Particolarmente bella è la scultura della testa e del volto. È davvero fantastica! Il volto minaccioso e “naturalmente” arrabbiato è una scultura che trasuda carattere, un volto con una scultura come solo FansToys sa fare. Anche il volto alternativo arrabbiato è bello e aggiunge ulteriore espressività alla figura in se. C’è l’imbarazzo della scelta su quale sia il volto da mettere in mostra, anche se è un po’ macchinoso il meccanismo per la sua sostituzione, perchè richiede la rimozione di viti, al contrario di come solitamente fa TakaraTomy. Noi personalmente apprezziamo il volto alternativo arrabbiato.

A voler essere pignoli, della modalità robot, la parte che forse ci convince di meno sono le gemme incastonate all’altezza della ginocchia e i piedi che con quel bianco staccano troppo nettamente rispetto al grigio della gamba; la colorazione adottata per i piedi, il bicolore bianco e grigio scuro tendente al nero, dà l’impressione che Galvatron indossi delle scarpe da damerino modello Oxford bicolor che lo fanno sembrare un pò goffo, togliendo lustro e possenza all’immagine del leader. Sembra una via di mezzo tra un maggiordomo e un lord… o forse quel piede, con quel richiamo alla scarpa modello Oxford bicolor vuol conferire nobiltà al soggetto, chi può mai dirlo!

Vero è che nell’animazione come nei fumetti, il robot Galvatron resta un robot dall’aspetto un pò improbabile come quello di un Samurai coreano con adosso delle scarpe da damerino, un aspetto che lo rende al contempo goffo e inquetante, pazzoide e fuori controllo, con una potenza che lo rendono minaccioso e instabile allo stesso tempo, imprevedibile anche per i suoi stessi subalterni. 

Passiamo dunque alla trasformazione. I produttori terze parti in generale hanno la tendenza a progettare schemi di conversione poco intuitivi, soprattutto in confronto all’ingegno di TakaraTomy in questo settore. Anche FansToys spesso casca in questo tranello e se con le uscite più recenti ha migliorato questo aspetto, di certo FT-16M Soverign rientra in pieno nelle statistiche delle terze parti con uno schema di conversione relativamente complicato, soprattutto per la metà superiore del robot dove sono richiesti il maggior numero di passaggi. Però non mancano anche momenti di “respiro”, dove si resta piacevolmente soddisfatti, come per la relativa facilità con cui le gambe collassano e si dispiegano nella trasformazione da robot a cannone spaziale e viceversa. Di certo non si può dire che si tratti di una trasformazione divertente. Non è infatti una trasformazione che fa venire voglia di ripeterla più volte. È un po’ più facile una volta che si sa cosa si sta facendo, ma la parte superiore richiede di seguire un ordine di passi molto specifico e alle volte può essere un po’ frustrante doverli ripetere; a volte si deve tornare indietro di un paio di passaggi per correggere qualcosa che non va o che si era precedentemente dimenticato.

La modalità alternativa del “cannone spaziale” risulta abbastanza ben riuscita e vicina (ma non troppo) a quella del cartone animato, per quanto si tratti di un oggetto improbabile e sempre difficile da realizzare, essendo un oggetto un po’ ridicolo per sua stessa natura, anacronistico e fuori luogo per l’ambientazione spaziale e futuristica dei transformers, specie nella terza stagione. Sembra quasi che si sia difronte ad un reperto storico rozzamente adattato ad un futuro prossimo dove non ha ragione di esistere. Ma d’altronde di elementi anacronistici il mondo dei transformers è pieno. Pensate per un attimo al pianeta Cybertron, alla sua tecnologia, quella stessa tecnologia che ha reso possibile l’arte della trasformazione e l’essere senzienti delle maccinhe. Ebbene pensate a tutto ciò che riguarda il futuristico Cybertron e poi pensate che anche su Cybertron esistono veicoli con le ruote (magari in gomma) invece che fluttuanti!

Ma tornando al nostro Galvatron e alla sua modalità di improbabile “cannone spaziale”, forse è anche questo uno dei motivi per i quali non si riesce ad amare fino in fondo il personaggio. Come già successo per altri transformers, la modalità alternativa può fare davvero la differenza tra la notorietà e l’anonimato di un personaggio. Per quanto costituica una riformattazione di Megatron, un potenziamento del capo indiscusso dei Decepticons, questo suo aspetto da samurai coreano e questo improbabile alt-mode futuristico e anacronistico allo stesso tempo, rendono Galvatron un soggetto malriuscito, per certi aspetti raffazzonato e poco credibile. Nulla a che vedere con la sua prima versione, il grande Megatron e la sua trasformazione in pistola Walther P38 sul pianeta Terra!

Si nota inoltre una certa sproporzione delle staffe che sorreggono il cannone, forse perchè nella modalità robot altro non sono che le braccia di Galvatron. Nella versione animata le staffe sono piatte, leggermente bombate e non cilindriche come in questa versione Masterpiece. Inoltre, per via del peso dovuto al diecast che caratterizza il busto, il cannone sembra essere un pò sbilanciato e se non è ben posizionate le staffe tendono a divaricarsi e a farlo cadere in avanti. Insomma, se nella versione robot tutto sembra funzionare abbastanza bene, nella modalità cannone spaziale le cose non stanno proprio così e i difetti sono più evidenti. Da questo punto di vista l’altmode della versione di Galvatron della DX9, Tyrant, sembra essere riuscita meglio, ma in realtà nessuna delle due soddisfa a pieno le aspettative in termini di accuratezza con il cartone animato e armonia delle forme. 

La posabilità in versione robot è buona, con qualche piccola limitazione nel movimento rotatorio del busto, ma nel complesso si riesce a fargli assumere tendenzialmente qualsiasi posa. Belle le articolazioni delle dita, un pò meno quelle del ginocchio. Nel metterlo in posa occorre fare attenzione al cannone agganciato sul braccio che tende a staccarsi.

Forse una delle delusioni maggiori è la confezione che in questa versione “Movie” non riporta una work-art, ma l’immagine del robot stesso su uno sfondo reticolato. Insomma, nulla di eccezionale, anzi una confezione abbastanza brutta a vedersi.

Il rapporto qualità/prezzo come sempre non è il massimo, specie se si tende ad acquistarlo dopo il pre-order e nelle ristampe successive. Man mano che la speculazione degli pseudo-collezionisti ne fa salire il prezzo, diventa sempre più difficile giustificarne l’acquisto. Come detto in altre recensioni, sono pur sempre giocattoli, per quanto di ottima fattura!

Volendo trarre le conclusioni, non crediamo che al momento ci sia una versione Masterpiece definitiva di Galvatron, ma sicuramente FT-16M è attualmente la versione che più si avvicina all’oggetto desiderato, specie per quanto riguarda l’accuratezza al cartone animato della forma robot. Se siete collezionisti di Transformers non potete non avere il leader dei Decepticons!

ParametroPunteggio
Estetica8
Materiale9
Verniciatura10
Posabilità7
Accessori7
Trasformazione6
Corrispondenza cartoon7
Confezione5
Qualità/Prezzo6
Sintetico7,22