In generale, con il personaggio di Swoop, nell’ambito della serie Masterpiece, c’è ancora del lavoro da fare per raggiungere quel livello adeguato di somiglianza al cartoon tanto ricercata, per quanto la FansToys abbia fatto un gran bel lavoro. Certo l’impresa non è semplice dato che del personaggio, specie in modalità Robot, ci sono poche apparizioni in pochi episodi. Forse quello che lo vede maggiormente protagonista è l’episodio 38 “Desertion of the Dinobots, Part 2” (nella numerazione della cartoon continuity della seconda stagione). Ma fatto sta che questo pezzo targato FansToys è il massimo dell’espressione in termini di “cartoon accuracy” che un Masterpiece di Swoop abbia mai raggiunto. Per trovare un qualcosa di simile, oggi come oggi, bisognerebbe puntare su un Gigapower, ma non otterremo comunque lo stesso risultato, dato che sarebbe forse fuori scala rispetto al FansToys.
La figura sembra imponente in entrambe le modalità, soprattutto nella modalità Pterodattilo. La portata delle ali è impressionante, siamo sui 30 centometri abbondanti, misurando da una punta all’altra delle ali. La modalità robot risulta leggermente ridimensionata, specie se rapportata agli altri Dinobot, ma parliamo comunque di un pezzo alto circa 24,5 centimetri, 27 se si considera il corno dell’elmetto che diventa poi parte della testa dello Pterodattilo. I piedi in modalità robot richiedono un pò di regolazione per assicurarsi che sostengano correttamente il peso della figura (692 grammi, quasi 700 grammi!), ma nel complesso il pezzo è di grande impatto, come del resto tutti i Dinobot della serei FansToys.
Assomiglia di più al modello di animazione che non al giocattolo originale degli anni ottanta ed è nel complesso una figura a dir poco eccellente. Un sacco di diecast e accessori, per alterare il suo aspetto e farlo assomigliare maggiormente alle sue apparizioni sullo schermo. Quello che non lo rende perfettamente aderente al cartoon o che comunque tende a discostarlo, sono le pannellature, la superficie con i circuiti scolpiti che tendono a sofisticare invece che a semplificare le linee, come invece avviene nel cartoon. In questo si nota il peso degli anni in cui questo pezzo è stato progettato, ovvero in torno al 2014, quando ancora doveva acquisire consapevolezza, anche tra gli stessi collezionisti, il concetto di “cartoon accuracy”; concetto che ha preso stabilmente piede verso il 2017 con pezzi come MP-39, Sunstreacker della Takara-Tomy.
La confezione è suddivisa in tre strati, dunque attenzione ad aprirla dopo aver tolto i sigilli adesivi con il logo FansToys di colore rosso. Il primo strato è ovviamente quello che copre la figura. Il secondo strato è quello dove è posizionata la figura principale con le ali cromate installate. Il terzo e ultimo strato, include il becco alternativo fumé, per renderlo più somigliante alla testa dello Pterodattilo originale, la sua spada termica illuminata e, infine, il supporto di volo firmato FansToys in 3 sezioni. Tutto in un colpo solo.
Viene fornito con entrambe le ali avvolte in una velina di carta, così come la testa dello Pterodattilo. Viene fornito con il becco di colore oro pre-installato e un set extra di ali in argento opaco, se quelle cromate non dovessero essere di vostro gradimento.
Inoltre, nella confezione troverete anche i suoi caratteristici missili/fucili aria-aria con punta dorata, un set di volti alternativi, una faccia extra con smorfia e una con un sorriso a bocca aperta, su un’unica testa. Altri volti alternativi sono stati inclusi nella ristampa di FT-08 Grinder (Grimlock).
Di seguito il riepilogo di tutti gli accessori presenti nella confezione:
- un manuale delle istruzioni
- una carta da collezione
- due volti alternativi (su un’unica testa)
- un paio di ali alternative in argento opaco
- una spada luminosa che utilizza batterie di tipo AG1/LR621
- due lancia missili
- un espositore trasparente
La trasformazione è relativamente semplice, il che è piacevole. Dopo la prime volte, quando i giunti eccessivamente stretti si allentano la trasformazione risulterà abbastanza fluida, ma occhio a trasformarlo di continuo, come vi consigliamo sempre noi di “Robots in Incognito”: ricordatevi che si tratta pur sempre di pezzi da collezione e non di giocattoli da lasciare tra l’altro nelle mani dei bambini.
Come già detto, sembra grande sullo scaffale, anche se è piuttosto piccolo rispetto agli altri dinobot FansToys e ancora di più se messo a confronto vicino a Dinobot Gigapower; ma infondo sono rispettate le scale del cartoon, dove effettivamente Swoop è il più piccolo dei Dinobot nella sua forma robotica, così come nella sua forma dinosauro, se non fosse per l’apertura alare.
Per quanto riguarda la posabilità si notano alcuni difetti. Alcuni collezionisti (e a dire il vero anche noi di Robots in Incognito) lamentano che le caviglie si allentino facilmente, il che è un peccato, dato che per il prezzo ci si aspetta che il controllo qualità FansToys faccia di meglio. A dirla tutta, le caviglie sembrano essere state proprio progettate in questo modo, ed infatti risultano allentate sin dall’inizio e questo difetto lo abbiamo notato anche nella ristampa, dunque nessuna miglioria rispetto alla prima uscita. Il problema principale è che per via delle ali imponenti, il pezzo si presenta con un peso eccessivo nella parte superiore, dalla cinta in sù, mentre le gambe sono in proporzione più esili e dunque diventa molto difficile farlo stare in piedi correttamente, il che non è il massimo se rapportato al prezzo e in generale alla qualità che FansToys il più delle volte garantisce. L’instabilità è oltretutto accentuata per via delle caviglie che senza il sistema del cricchetto tendono ad allentarsi sin dall’inizio. Si riconosce un buon lavoro di scultura, ma la figura in sè sembra semplicemente troppo sottile, goffa e instabile, proprio come nel cartoon, oseremmo dire.
Ad ogni modo per completezza ed obiettività c’è da far notare che per il soggetto in questione e forse anche per ovviare al problema della posabilità è stato fornito un espositore in modo tale da poterlo assicurare in esposizione in maniera più stabile, facendogli assumere posizioni che simulano il volo, sia nella forma di Pterodattilo che nella forma robot umanoide. Per questo consigliamo vivamente di esporto con ‘utilizzo dello stand trasparente fornito in dotazione.
Il resto dei movimenti li fa tutti abbastanza bene: la testa ruota di 360 gradi, con un buon intervallo di escursone verso l’alto e verso il basso. Spalle, gomiti e ginocchia sono anch’essi abbastanza articolati, anche se le spalle non presentano il sistema del cricchetto e gambe e gioncchia sembrano un pò lente, forse per via del peso del buso, dunque, ribadiamo, occhio alle pose e ahimè questi difetti fanno scendere il livello del rapporto qualità/prezzo.
La verniciatura è abbastanza buona anche se a parere di chi scrive il colore grigio opaco della plastica delle gambe e delle braccia dà l’impressione che la qualità della stessa non sia delle migliori. Cosa che noi di Robots in Incognito tendiamo sempre a mettere in discussione, conoscendo bene la fama della plastica “made in china”: solo il tempo potrà dirci quanto queste plastiche siano affidabili e quanto dunque il prezzo pagato sia quello “giusto”.
Concludiamo questa recensione con la ciliegina sulla torta, ovvero la confezione della work art ben disegnata e rappresentativa del soggetto con una bella dinamicità.
Parametro | Punteggio |
---|---|
Estetica | 7 |
Materiale | 8 |
Verniciatura | 8 |
Posabilità | 6 |
Accessori | 7 |
Trasformazione | 7 |
Corrispondenza cartoon | 7 |
Confezione | 8 |
Qualità/Prezzo | 5 |
Sintetico | 7 |