Produttore | Takara-Tomy |
Oggetto | MP-21 – Bumble |
Personaggio cartoon | Bumblebee |
Data prima edizione | 29/11/2014 |
Altezza | 12 cm |
Peso | 64 g |
Materiali | Plastica ABS |
MP-21 Bumble è la versione Masterpiece ufficiale del Transformer Autobot Bumblebee di casa Takara-Tomy e, come già spiegato in occasione di altre recensioni dei prodotti Masterpiece di Takara-Tomy, il nome è quello originale nipponico del soggetto anime, essendo Takara-Tomy un’azienda giapponese. Tutti i transformers ufficiali di casa Takara-Tomy sono battezzati con il nome giapponese del soggetto anime.
Precisiamo subito che alla data in cui viene pubblicata questa recensione è già in commercio la nuova versione 2.0 di Bumblebee in scala Masteripece, MP-45, molto somigliante al soggetto anime della Generation One, più di quanto non lo sia questo MP-21 che ci apprestiamo a recensire.
Ciò implica che il nostro giudizio su questo Masterpiece è inevitabilmente influenzato dall’esistenza sul mercato della sua nuova versione, forse migliorativa, ma non del tutto sostitutiva di questa vecchia versione, secondo il nostro modesto parere.
Se dovessimo infatti basare il nostro giudizio esclusivamente sul livello di somiglianza della figura al soggetto anime, allora MP-45 vincerebbe a man bassa su MP-21, ma finiremo col non considerare taluni particolari che ancora oggi rendono appetibile MP-21, nonostante tra i due prodotti passino circa 5 anni (2014 MP-21, 2019 MP-45) in cui la linea Masterpiece ha subito delle grosse evoluzioni, dall’accuratezza dei particolari all’uso di tecnologia in grado di garantire trasformazioni sempre più performanti nel passaggio da robot ad alt-mode e viceversa.
Dunque il concept di MP-21 è “vecchio stile”, ovvero con dettagli realistici e forme che tendono ad avvicinarsi più agli oggetti reali che non ai soggetti del cartoon e questo è evidente soprattutto nella modalità auto dove Takara tende a riprodurre fedelmente il vecchio modello Type1 della Wolksvagen altrimenti noto come il Maggiolino. Takara paga anche la licenza per sfruttare il modellino. La forma dell’auto non è quella sproporzionata (schiacciata e goffa) che si vede nel cartoon e che MP-45 riprende, ma è quella con le proporzioni reali come un vero e proprio modellino in scala. I dettagli realistici sono ulteriormente rimarcati dalla presenza della ruota di scorta e degli specchietti retrovisori laterali da assamblare, tra gli accessori messi in dotazione.
Il realismo di cui è intriso questo Masterpiece, così come lo è nello stesso MP-10 di Optimus Prime, sia ben chiaro, non costituisce un handicap ma piuttosto, lo ribadiamo, un diverso modo di concepire il giocattolo da collezione. Non dimentichiamoci che i Transformers, come linea di giocattoli, nascono prima del Cartoon o dei fumetti Marvel e addirittura il cartoon è un modo per vendere la linea di giocattoli nata dalla collaborazione tra la nipponica Takara e la statunitense Hasbro. Sin dall’inizio il giocattolo è stato caratterizzato da particolari realistici che nell’anime sono spesso omessi. Nasce quindi il dilemma se sia più corretta la “filosofia” della cura del dettaglio realistico o quella della somiglianza la cartoon. Sicuramente entrambe hanno il loro fascino e le loro motivazioni e molto dipende anche da come ognuno di noi interpreta il mondo dei transformers.
Secondo la visione di noi di Robots-In Incognito i transformers muovono i loro passi dalla realtà, “imitando” oggetti che esistono nella realtà, per questo i dettagli realistici hanno il loro significato e la loro importanza e non sono del tutto da mettere in secondo piano, rispetto quanto rappresentato nei cartoon. Infondo lo stesso Michael Bay ha dovuto “rivisitare” i Transformers per renderli più verosimili sul grande schermo, nel nuovo millennio, accanto a soggetti, attori, in carne e ossa. Certo il risultato è stato un pò un disastro, con robot mostruosi e irriconoscibili rispetto ai beniamini degli anni ’80; si poteva fare sicuramente di meglio, ma questa è un’altra storia.
La storia che ora stiamo narrando è quella del nostro bel MP-21, piccolino, misura appena 12 centimetri, ma simpatico, sfizioso, esteticamente bello e accattivante sia in modalità auto, che in modalità robot. Un robot che comunque nella scultura del viso e della testa richiama abbastanza fedelmente il Bumblenbee dei cartoni animati, un pò meno nelle forme del corpo che risulta un pò più goffo di quanto non lo sia nel cartone animato.
Il Bumblebee della serie tv degli anni ’80 è un piccoletto dalle linee un pò più slanciate, più atletico nonostante le sue dimensioni ridotte. I piedi, per quanto simili a delle enormi babbucce, nell’anime sono più proporzionati con il resto del corpo. Eppure, nonostante questi apparenti difetti, nel complesso il robot risulta simpatico, bello, una bomboniera da mettere nella propria collezione. Esteticamente meriterebbe un dieci (10) se non fosse per alcuni dettagli poco curati come l’assenza di panel negli avambracci, a copertura di evidenti buchi laddove rientrano le mani quando lo si trasforma in auto, e nella parte interna dei piedi, laddove lo sportello ripiegato non copre totalmente il piede. Questi difetti non sono il massimo per un giocattolo che si prefigge di essere un pezzo da collezione, ma non temete, MP-45 non ha del tutto risolto il problema ed anzi con i piedi ha ottenuto un risultato peggiore di quello che si vede in MP-21. Altri difetti estetici sono le viti che si notano nella parte posteriore del robot, specie quella della testa e il back-pack importate in cui si raccoglie il tettuccio dell’auto fino alla ruota di scorta. Le linee frontali invece scorrono abbastanza piacevolmente, pulite, semplici.
La trasformazione è molto semplice e per questo sfiziosa e simpatica da eseguire.
Le articolazioni sono molte e consentono una posabilità più che buona. Ruotano le spalle all’altezza dell’omero, le braccia si piegano oltre i 90 gradi all’altezza dei gomiti. Lo stesso dicasi per le gambe all’altezza dell’anca e delle ginocchia. Il busto ruota di 360 gradi. La testa presenta una buona snodatura che consente oltre che movimenti circolari in orizzontale, anche movimenti in su e in giù.
Il materiale utilizzato è principalmente plastica ad eccezione del busto che presenta un pò di diecast, ma nulla di trascendentale. Infondo il peso complessivo è di appena 64 grammi.
La colorazione è più che buona, con una tonalità di giallo che si avvicina a quella del cartoon. Non si notano segni di sprua come spesso accade con i prodotti Takara-Tomy.
La confezione è piccola e compatta, quindi molto apprezzata per chi ha problemi di spazio in casa. Il pacchetto contiene, oltre alla figira del robot anche i seguenti accessori:
- Un manuale delle istruzioni;
- una carta BIO;
- un blaster;
- due specchietti laterali;
- una figura Spike Witwicky con Exosuit;
- un coperchio della ruota di scorta;
- due volti alternativi (uno sorridente ed uno serio).
In conclusione questo Masterpiece non è da scartare e non ha nulla da invidiare alla nuova versione aggiornata 2.0, specie se si considera il prezzo e la circostanza che al momento le case produttrici “terze parti” usano ancora come modello di riferimento MP-21, come ad esempio Xtransbot. Dato che MP-21 ed MP-45 rispecchiano due diversi modi di interpretare i transformers, nel caso di Bumblebee consiglieremmo quasi di averli entrambi o al massimo di avere MP-21 ed aspettare un una versione cartoon migliore di MP-45.
Parametro | Punteggio |
---|---|
Estetica | 7 |
Materiale | 7 |
Verniciatura | 8 |
Posabilità | 6 |
Accessori | 7 |
Trasformazione | 7 |
Corrispondenza cartoon | 6 |
Confezione | 7 |
Qualità/Prezzo | 7 |
Sintetico | 7,88 |
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