Siamo a Maggio 2023 e il tanto atteso Fans Toys FT-55 Recorder, alias Blaster, viene finalmente messo in vendita. In realtà Recorder non è solo, ma in compagnia della sua fedele mini-cassetta transformer Fast-Forward, alias Rewind. A Giugno 2023 usciranno le altre tre mini-cassette per completare il set, così come lo conosciamo dai cartoni animati e dai fumetti della generation one, ovvero Steeljaw, Ramhorn e Eject, con l’uscita Fans Toys FT-55B.
La strategia di vendita è simile a quella che Takara-Tomy ha adottato a suo tempo per il Masterpiece di Soundwave MP-13: in quell’occasione, in una unica uscita Takara-Tomy mette insieme Soundwave e Laserbeak, per poi far uscire separatamente le altre mini-cassette trasformabili, due alla volta, con MP-15, per Rumble e Jaguar (Ravage), e MP-16, per Frenzy e Buzzsaw.
In realtà, come molti di voi sanno, Fans Toys non è nuova a questa strategia e di fatto, sotto le mentite spoglie del marchio Robot Paradise, l’ha già sperimentata l’anno precedente, con l’uscita della sua versione Masterpiece di Soundwave, ovvero RP-01 Acoustic Wave. In quell’occasione RP-01 è un set composto da Soundwave e Frenzy, mentre con RP-01B arrivano le versioni Masterpiece non ufficiali delle altre tre mini-cassette trasformabili Ravage, Rumble e Laserbeak.
Questa strategia di marketing che tanto fa monetizzare Takara-Tomy e Fans Toys è per noi la prima nota dolente nella valutazione di questo prodotto perché, anticipando altre recensioni, se per il set principale può trovare una giustificazione il prezzo del prodotto, ugualmente non si può dire delle mini-cassette, la cui scarsa qualità nella cura dei dettagli non è assolutamente rapportabile al prezzo di vendita. Diciamolo subito dunque: le mini-cassette sono degli accessori al robot principale e come tali non possono avere un prezzo troppo alto. Ma ormai il gioco (o per meglio dire, il danno) è fatto e i collezionisti hanno già ceduto alla tentazione. Andiamo dunque per ordine e analizziamo nel dettaglio FT-55.
FT-55 viene dunque alla luce, l’attesa è finita, qualche giorno ancora per la spedizione e finalmente lo abbiamo tra le nostre mani. Wow! Che rosso sgargiante, che giallo luccicante! A prima vista, tolto dalla scatola l’emozione è tanta e l’attesa sembra essere stata adeguatamente ricompensata… sembra… Già perchè dandogli un’occhiata un pò più da vicino, a mente fredda, con il giusto stato d’animo, rilassato, distaccato, qualche difetto lo si nota e alla fine concludiamo che il prodotto è si bello, ma non bellissimo, discreto, buono, ma non eccellente.
Sicuramente quello che a prima vista colpisce e ci mette di buon umore, quando lo estraiamo per la prima volta dalla sua scatola, è appunto la sua colorazione. Un’istante dopo averlo preso in mano, l’altro aspetto che ci colpisce positivamente è il peso, da cui si deduce che la qualità dei materiali è ottima, la solita di casa Fans Toys. C’è molto die-cast, l’intera pettorina che funge da sportello per il vano di inserimento delle mini-cassette è in metallo pressofuso e questo contribuisce ad una buona percezione della qualità del prodotto al tatto.
In termini di qualità dei materiali, infatti, Fans Toys non delude mai e nel 99% dei casi conferma le aspettative. Diciamo pure che la qualità dei materiali è un marchio di fabbrica, il segno distintivo dei prodotti Fans Toys dunque, anche per il nostro FT-55 la situazione non cambia la qualità dei materiali c’è, si vede e la si sente al tatto.
Va detto però, che c’è anche tanta plastica, ma non potrebbe essere diversamente per via della trasformazione che altrimenti aumenterebbe il rischio di rovinare la verniciatura, graffiandola nei vari passaggi, ma tranquilli, anche le plastiche sembrano di buona fattura, la sensazione al tatto è di una piacevole robustezza e anche visivamente complice l’ottima verniciatura, si percepisce la buona qualità dei materiali.
Ulteriore considerazione da fare è che in fase di trasformazione le parti messe sotto stress reagiscono bene, non si è retto nulla quando lo abbiamo trasformato, indice questo che i materiali sono buoni, che il prodotto è ben costruito e resistente, per questo diamo un punteggio pari a 9 ai materiali un bel 9 pieno, convinto, senza alcun tentennamento.
E come detto poco prima, la verniciatura è ottima e contribuisce a dare qualità al prodotto, i colori poi sono molto vivaci e corposi; in generale il rosso e il giallo, i classici colori di Blaster, danno la carica e spaccano come solo Blaster sa fare. Facendo indossare a Blaster i due Megafoni/Alto-Parlanti di colore oro-cromato che si vedono nell’episodio 52 della seconda stagione “Auto-Bop”, abbiamo un effetto sbalorditivo della verniciatura che è una vera meraviglia ed un piacere per gli occhi. Certo è che, se nella modalità robot tutto quadra ed è ben bilanciato, lo stesso non possiamo dire della sua modalità ghetto blaster su cui a breve ci soffermeremo, per il momento diciamo che ci hanno lasciato un po’ perplesse le variazioni di tonalità del rosso di alcuni pannelli rispetto ad altri, quando lo si trasforma in modalità Stereo Portatile Ghetto Blaster, ma nel complesso ci sentiamo di dare un punteggio pari a 9 per la verniciatura.
In generale il prodotto, sia in modalità robot che in modalità stereo ghetto-blaster, è molto fedele al cartone animato, tanto che paradossalmente in modalità robot perde un pò della sua bellezza estetica. Siamo difronte ad uno di quei casi in cui la somiglianza al cartone animato diventa un limite all’armonia delle forme e alle proporzioni della figura: l’iper-accuratezza è una “malattia” che a volte tende a declassare una figura in termini di aspetto estetico ed impatto visivo. L’esatto contrario di quello che la stessa Fans Toys ha fatto con la precedente uscita FT-52 Aussie (alias Outback). In quel caso, nel cartone animato il soggetto robot non spicca certo per bellezza ed armonia delle forme, ma Fans Toys, come già detto nella relativa recensione, riesce a dare lustro e nuova linfa vitale ad un personaggio secondario in tutto e per tutto sul viale del tramonto, già prima che attecchisca nella serie TV. E di fatto la presenza di Outback nelle avventure della terza stagione si esauriranno in appena tre episodi. Ma proprio in virtù di questa scarsità di informazioni, Fans Toys ha avuto maggiore libertà d’azione ed è riuscita a tirarne fuori un modello di tutto rispetto. Al contrario, un personaggio come Blaster finisce con l’essere vittima della “sindrome della cartoon accuracy”, proprio in virtù dei tanti dettagli che la serie TV offre, presentandolo in diversi episodi a partire dalla seconda stagione: abbiamo così tante informazioni sul suo conto e sul suo aspetto che nel tentativo di essere quanto più precisi possibile si finisce col renderlo meno bello di quanto in potenza possa essere. Questa è la trappola in cui è cascata Fans Toys con FT-55.
Le spalle del robot, ad esempio, proprio come nel cartone animato, non sono allineate al busto ma sono leggermente scese con un leggero effetto a campana che fa perdere un pò di vigore e senso di forza al soggetto. Esteticamente non è il massimo.
Altro punto debole dell’aspetto estetico è la sezione della vita proprio sotto la parte del busto che contiene il vano mangia cassette. Povera com’è di dettagli sembra che il robot indossi un enorme mutandone rosso.
In buona sostanza FT-55 è molto simile al cartone animato, ma chissà che cambiandolo un pochino, senza stravolgerlo troppo, si sarebbe potuto ottenere un risultato estetico di maggiore impatto. Per tale ragione, se per la corrispondenza con il cartone animato gli diamo un punteggio pari a 8, per l’impatto estetico il punteggio è 7 e non ce la sentiamo di andare oltre.
Anche nel confronto con RP-01 Acustic Wave, la versione di Soundwave di casa Fans Toys, FT-55 risulta esteticamente meno bello del suo rivale Decepticon.
Le dimensioni tra i due robot sono rispettate, presentano la stessa altezza, tuttavia la scultura del corpo di RP-01 è più di impatto, più imponente, più armoniosa e proporzionata rispetto alla figura di FT-55.
Benchè nel cartone animato i due antagonisti tendenzialmente si equivalgono in termini di forza e “poteri sonori”, per quanto riguarda l’aspetto estetico, è bene ammetterlo, Soundwave vince nettamente rispetto a Blaster, magari per via dello schema dei colori, magari per la scultura della testa e del volto, ma fatto sta che Soundwave è uno dei personaggi transformers più apprezzati di sempre per la sua bellezza, pur essendo un villain. Probabilmente di Blaster non ha mai convinto molto la forma della testa con quel caschetto di colore bianco-panna che ricopre la sua fronte che, unito alle piccole corna che ricordano le orecchie di un criceto sconsolato, non fanno certo del volto di Blaster un volto iconico degno del combattente che rappresenta.
Ma forse più di tutto a far vincere Soundwave in questo scontro di bellezza è per l’appunto la forma del corpo, specie le spalle e il bacino, laddove in Soundwave risultano più definiti, armoniosi e proporzionati.
Tornando dunque al confronto delle due action figure, forse le mani di FT-55 sembrano fatte meglio di quelle di RP-01 sia in termini di forma che di robustezza, ma nel complesso RP-01 è più bello, come nel cartone animato, più proporzionato, armonioso e con i colori al posto giusto. Entrambe le figure sostanzialmente si equivalgono in termini di altezza e proporzioni, segno questo che la scala Masterpiece è più che rispettata. È bello nel complesso vederli insieme, messi a confronto, per quanto Blaster ne esca esteticamente “sconfitto”.
Insomma, come nel cartone animato, laddove la potenza dei due robot si equivale, dal confronto dell’aspetto estetico delle due action figure, invece, Blaster ne esce sconfitto. Non si riesce ad ottenere un sostanziale pareggio come invece avviene nell’epica battaglia finale tra Blaster e Soundwave, trasmessa nella serie giapposese Headmaster, dove appunto i due robot si equivalgono in termini di forza e finiscono per distruggersi a vicenda.
Ed in modalità robot, FT-55 si difende a fatica anche se confrontato con il Deformation Space DS-02, Recording Alliance. Il DS-02 sembra infatti più proporzionato in quanto non presenta il “difetto” delle spalle più basse rispetto alla linea superiore del busto. Le due figure si assomigliano, ma è evidente che la qualità dei materiali del FansToys è migliore, mentre sull’aspetto estetico sembra vincere il Deformation Space.
Analizziamo ora la modalità radio stereo portatile, quello che negli USA degli anni ’80 era noto come “ghetto blaster”. Anche la modalità ghetto blaster presenta dei difetti e non ci ha convinti del tutto. Il vano mangia cassette sembra troppo piccolo rispetto all’intero oggetto e risulta essere in una posizione leggermente decentrata a sinistra. Si notano molto le differenza di tonalità del colore rosso tra le pannellature, probabilmente perchè alcune, sono verniciate, mentre altre sono del colore della plastica utilizzata. Tuttavia della modalità stereo portatile Ghetto Blaster, quello che più di tutto non ci convince è il manico, che essendo stato suddiviso in più sezioni per consentirne l’impacchettamento durante la trasformazione, “a lavoro finito” tende ad imbarcarsi e manca di rigidità, quella rigidità che dovrebbe avere per la funzione che svolge. Estaticamente il risultato finale non è il massimo. In ultimo, la modalità stereo non è ben rifinita sulla parte posteriore, si nota maggiormente l’asimmetria tra i due lati e si notano delle fessure, segno quest’ultimo di una pannellatura un pò approssimativa. A fronte di quanto rilevato diamo dunque all’alt-mode un punteggio pari a 5.
La trasformazione è abbastanza complicata, ma dopo averci preso la mano tutto sommato scorre. Quello che spaventa è la presenza di tante pannellature che si chiudono e aprono a pacchetto, come se fosse un origami, e che sembrano essere molto delicate, quindi si opera con il timore di rompere qualcosa. Inoltre, la prima volta che lo si trasforma ci sono dei passaggio dove occorre fare un pò più di forza per sbloccarli e questo aumenta il rischio di fare errori e danneggiare il prodotto. Ci risulta poi un pò strano il modo in cui si gestisce la testa durante la trasformazione. La testa infatti viene aperta in due sezioni, anteriore e posteriore e posizionata lungo il lato destro della radio, nascosta poi dal ripiegamento della gamba destra e dalle relative pannellatura. Ci rendiamo conto che la soluzione è stata pensata per non andare ad intaccare lo spazio nel vano “mangia cassette”, ma perché non adottare la stessa soluzione adottata per Acustic Wave? Forse per presentare una trasformazione diversa dal solito e stupire i collezionisti? Se questo è l’intento con cui è stata pensata, allora l’obiettivo è stato raggiunto. Ad ogni modo, per le difficoltà riscontrate durante la sua prima trasformazione non possiamo che dare un punteggio pari a 5 per la trasformazione, per quanto nella versione robot, la figura è talmente pulita nelle linee e nelle forme che quasi non ci si accorge di essere difronte ad un prodotto trasformabile.
Passiamo dunque agli accessori. FT-55 viene rilasciato con la seguente dotazione di accessori:
- Due carte biografiche da collezione, una per Recorder, che ricordiamo essere Blaster, e l’altra per Fast-Forward, che ricordiamo invece essere Rewind
- Un manuale delle istruzioni, il classico manuale FansToys con illustrazioni a colori;
- Una mini-figure rappresentante il robot mini-cassetta Rewind che FansToys ha rinominato Fast-Forward;
- Una testa alternativa della versione giocattolo anni ’80;
- Quattro volti di ricambio con espressioni alternative molto ben definiti nello sculpt;
- Un fucile laser per Recorder, ricco di dettagli che, nonostante una colorazione monocromatica sul grigio antracite, riescono a dargli quel tocco di real quanto basta;
- Una pistola laser di colore oro per Fast-Forward;
- Due altoparlanti di colore oro per simulare alcune scene iconiche della serie animata degli anni ’80.
Il Masterpiece arriva dunque ben assortito, ma tra gli accessori il robot mini-cassetta è una mezza delusione tanto da rientrare nell’elenco dei difetti di questa uscita Fans Toys.
In versione robot infatti, Fast-Forward, ovvero Rewind, se frontalmente risulta ben riuscito, lo stesso non si può dire del suo lato posteriore che presenta una serie di spazzi vuoti fin troppo evidenti a cominciare da quelli presenti nelle gambe, fino ad arrivare al grande spazio vuoto che si nota laddove collassa il busto e si nasconde la testa del robot quando è in modalità mini-cassetta. Questo spazio vuoto, evidente sul dorso del mini-robot, fa sì che si veda l’aggancio minimale della testa al resto del busto, il che è davvero brutto. Il risultato finale è che la mini-cassetta è relegata ad essere un semplice elemento di contorno che più che aggiungere valore al set di FT-55, quasi lo va a togliere.
La verità è che con l’uscita di FT-55B ci sarà il fratello gemello di Rewind, ovvero Eject, che avrà il suo bel costo, non giustificato se il risultato finale è quello che vediamo in Rewind. Uno scandalo, a dirla tutta! Considerando che comunque il prezzo di uscita di FT-55 è altrettanto impegnativo, a maggior ragione ci sentiamo titolati a dire che forse per questa mini-cassetta, Fans Toys doveva metterci un pò più di impegno e consegnare un prodotto meglio rifinito invece che raffazzonato. Diciamo però che la mini-figure è un miglioramento rispetto a quella fornita con Soundwave RP-01, specie per quanto riguarda le spalle, molto meglio delle versioni Fans Toys di Rumble e Frenzy, ma gli aspetti positivi finiscono qui.
Passiamo dunque alla posabilità. FT-55 presenta una buona posabilità ma non eccezionale. La posabilità infatti presenta qualche piccolo limite soprattutto nei movimenti delle gambe all’altezza delle anche, dove non si riesce a portare la gamba indietro oltre una soglia minima, di gran lunga sotto i 45 gradi, con conseguenti limitazioni nelle pose che il robot può assumere. Lateralmente invece, come abbiamo visto in fase di trasformazione, le gambe si alzano di 90 gradi e il robot può fare la spaccata alla Jean-Claude Van Damme. La coscia può ruotare di 360 gradi ed è presente il doppio snodo all’altezza delle ginocchia…
I piedi hanno una accettabile oscillazione laterale, più che buona in avanti, insomma, i piedi hanno movimenti tutto-sommato sufficienti per dare dinamicità alle pose. La testa ruota di 360 gradi, ma presenta un raggio d’azione limitato nei movimenti verso l’alto e il basso. Anche le braccia presentano il doppio snodo all’altezza dei gomiti, mentre le mani hanno tutte e 5 le dita articolate su tutte le falangi, il busto può ruotare di 360 gradi, ma è limitato, appena percettibile, il movimento degli addominali, praticamente inesistente. FT-55 in conclusione è abbastanza articolato e per questo vogliamo essere generosi nel dargli un punteggio pari a 7 per la sua posabilità.
Tirando un pò le somme di questa figura non siamo proprio sicuri che FT-55 valga due-tre volte il prezzo del Deformation Space DS-02 Recording Alliance, ma è sicuramente un miglioramento rispetto al KFC. La figura è solida fatta con materiali di qualità, ma non siamo molto convinti del prezzo richiesto. Ci sono alcune scelte strane nel design, nella trasformazione della testa, nella scultura del robot e in alcune articolazioni limitate che, insieme al prezzo, non ci consentono di dare un giudizio positivo pieno. Tuttavia, se siete fan sfegatati di Blaster, allora questo è il prodotto che fa al caso vostro, ma solo perché il DS è più “plasticoso” del Fans Toys. Se invece siete indecisi allora passate al DS che pur essendo tutto in plastica è sicuramente un buon prodotto con una scultura del robot molto simile a quella del cartone animato ed anzi a tratti anche migliore della scultura del Fans Toys. E magari risparmiate i vostri soldi.
In conclusione, il nostro voto finale per questo Masterpiece terza parte è un discreto 7.
Parametro | Punteggio |
---|---|
Estetica | 7 |
Materiale | 9 |
Verniciatura | 9 |
Posabilità | 7 |
Accessori | 7 |
Trasformazione | 5 |
Corrispondenza cartoon | 8 |
Confezione | 9 |
Qualità/Prezzo | 5 |
Sintetico | 7,33 |