Questo Masterpiece ricorda tanto quei bambini apparentemente tranquilli che alla prima occasione ti combinano una delle loro marachelle sotto il naso. A voler essere in linea con il personaggio della serie animata, potremmo paragonarlo ad un Gian Burrasca della situazione o ad una delle “simpatiche canaglie”: simpatico per l’appunto ma canaglia… canaglia perchè come action figure lascia un pò a desiderare; non è ben articolato come altri minibot della casa Fans Toys, o in generale come gli altri Transformers della Fans Toys. Sveliamo dunque subito le carte in tavola e iniziamo questa recensione partendo da quelli che sono i maggiori difetti riscontrati su questo nuovo arrivato della casa FansToys.
Sia il robot che l’alt-mode, un veicolo fuoristrada modello LandRover Defender del 1984, sono fatti bene in termini di somiglianza con il personaggio della serie animata, ma in quanto ad articolazioni è tutto molto discutibile, a cominciare dal busto che può eseguire movimenti circolari molto limitati all’altezza della vita a causa del back-pack che non consente di eseguire la torsione completa del busto, ma solo di qualche grado. Si è costretti a staccare il back-pack dal punto di fissaggio per poter ruotare il busto, ma dopo resta il problema di come ancorare il back-pack evitando che resti penzolante.
Poi ci sono le articolazioni delle gambe. Presenta dei giunti sferici all’altezza delle anche che tuttavia non consentono una buona rotazione orizzontale delle gambe (divaricazione dell’internocoscia), mentre consentono i classici movimenti in alto, in avanti, fino a formare un angolo retto con il busto, o indietro fino a toccare il back-pack che nuovamente funge da ostacolo. I movimenti profondi in avanti e indietro delle cosce sono limitati dai “gonnellini” frontali e laterali che devono essere sbloccati per liberare completamente i movimenti verso l’esterno delle articolazioni dell’anca.
Sempre per le gambe c’è la possibilità di piegarle all’altezza del gionocchio, fino a 90 gradi o poco più.
Le braccia all’altezza dell’omero possono ruotare di 360 gradi mentre i gomiti si piegano fino a poco più di 90 gradi.
La testa, per come è posizionata, quasi attaccata alla parte iniziale del cofano non può girare completamente ma solo di pochi gradi a destra e sinistra. Tutto il pezzo però, compresa la piccola parte del cofano dietro la testa può muoversi consentendo di recuperare qualche altro grado di rotazione della testa. Quasi nullo invece il movimento della testa verso l’alto e verso il basso.
In ultimo i piedi, anche questi sono poco articolati e infatti è possibile inclinarli solo lateralmente verso l’interno, di pochi gradi. Il risultato è che se si divaricano troppo le gambe, le piante dei piedi non poggeranno perfettamente a terra, ma solo sul lato interno, come spesso accade con i classici giocattoli che soffrono di una forte rigidità delle articolazioni di piedi e mani. Per restare sempre sul tema delle articolazioni dei piedi, non c’è possibilità di piegarli in avanti e indietro, dunque anche in questo caso non potremo sfruttare al massimo l’apertura delle gambe per far assumere alla figura delle posizioni che esprimano tutta la dinamicità e la potenza che un personaggio come Brawn sarebe in grado di esprimere. Ecco perchè questa figura ci fa arrabbiare, perchè ha delle potenzialità inespresse ed è come essere difronte ad un Sansone in catene molto strette: vorrebbe spaccare il mondo ma non ce la fa!
La figura che abbiamo analizzato e recensito presenta poi un ulteriore difetto con i gancetti che servono a bloccare l’interno coscia delle gambe quando è in forma robot. Questi gancetti tendono a sganciarsi facilmente il che è molto fastidioso, anche se non dovrebbe verificarsi una volta che mettiamo la figura in posa.
Un difetto estetico che poi abbiamo notato riguarda le mani che, oltre a non avere tutte le dita articolate (cosa che possiamo comprendere dato che per le dimensioni ridotte rischierebbero di rompersi) quando sono aperte hanno una forma che da l’impressione che manchi il dito indice.
Volendo completare la lista dei difetti, concludiamo con gli accessori, pochi per la verità, ma diciamocela tutta: Fans Toys non è mai generosa quando si tratta degli accessori. Avrebbero potuto mettere qualche arma in più, come ad esempio il cannone di Megatron che Brawn imbraccia nell’episodio “Fire on the Mountain” o qualche altra faccia alternativa o un piccolo stand. Insomma, un pò scarso. Addirittura su qualche store online tra gli accessori si legge che è presente il cannone di Magatron, ma è un errore che nasce da alcune immagini di presentazione della figura dove la si ritrae mentre imbraccia il cannone. Peccato che lo stesso non sia in dotazione.
Riepilogando dunque gli accessori in dotazione troviamo:
- un manuale delle istruzioni;
- una carta BIO;
- un volto alternativo;
- un piccolo blaster;
- una trivella di colore metallico per ricostruire la scena dell’episodio “The Ultimate Doom, part 1: Brainwash”.
Ma a questo punto vi starete chiedendo se sia tutto negativo e quanto effettivamente valga la pena avere questo pezzo in collezione… beh diciamo pure che non è tutto da buttare e che anzi ci sono tanti validi motivi per collezionarlo e non farvelo scappare. Certo non è molto articolato, ma come potete vedere dalle foto pubblicate e anche dai video che girano sul web, tuttosommato le pose principali le assume in maniera egregia e quindi non sfigurerà insieme agli altri Masterpiece che potreste avere in collezione. Inoltre, la figura come accennato ad inizio recensione, è davvero “cartoon accurate” con una scultura slanciata, ben proporzionata, davveo ben fatta. La scultura del viso in particolare, l’incasso della testa, sono davvero quelli del personaggio anime Brawn!
Forse esteticamente ciò che non ci piace molto sono i piedi, abbastanza “importanti” in termini di dimensioni, anche se rispettano le proporzioni del cartoon, ma così come sono, con le due sezioni separate sembrano i piedi di una tartaruga ninjia. Inizialmente anche questa è una parte che vedendola in foto non convince molto e può far storcere il naso, ma vi garantiamo che una volta avuto il pezzo tra le mani non ci farete caso più di tanto e guardando la figura nel complesso vi piacerà senza ombra di dubbio, appagando le vostre aspettative e dandovi soddisfazione. Certamente, al momento è la migliore versione Masterpiece di Brawn presente sul mercato. C’era un tempo la Bad Cube, ma oggi, per modo di dire, non c’è più, del tutto suparata, assolutamente non paragonabile a FT-42 Hunk.
Bellissimi i colori e la verniciatura che ancora una volta richiamano il cartone animato.
In modalità veicolo, a parte i finestrini, le due luci sul tetto sono trasparenti. La grande corazza del robot è più esposta sotto il veicolo, ma fortunatamente non influisce sul suo rollio. Il pianale del veicolo è ben sollevato e il veicolo scorre tranquillamente e silenziosamente con le sue quattro ruote gommate. I pneumatici in gomma infatti aiutano il veicolo a scorrere in modo molto fluido. Anche se la ruota di scorta sul tetto è fissa e non ruota, è anch’essa in gomma. Anche la trivella, quando agganciata all’auto non influisce eccessivamente sulla mobilità del veicolo, il che è davvero eccellente.
In generale, la parte inferiore del veicolo non rivela le caratteristiche del robot. L’arma robotica può essere riposta sotto il telaio. Al contrario, la trivella che si aggancia all’auto non può essere conservata in forma di robot e resta un pezzo “volante”.
In forma robotica, come di consueto per la serie FT, le parti del veicolo sono ben nascoste con un apparente spostamento di massa. Il risultato finale è che le caratteristiche del veicolo diventano praticamente invisibili dal davanti.
La trasformazione è davvero il punto forte di questo pezzo “master” perchè è davvero semplice, intuitiva e fluida e forse questo aiuta a spiegare in parte la carenza di mobilità delle articolazioni. Il tetto del fuoristrada viene ripiegato nello zaino (back-pack) di Hunk, mentre il corpo e i pneumatici diventano le sue gambe. Sebbene lo zaino sia grande, non influisce sull’equilibrio. Questo potrebbe avere a che fare con l’uso coerente e bilanciato di plastica e metallo pressofuso (diecats) da parte di Fans Toys. Dopo tutto, il baricentro del robot è molto stabile. In realtà ciò che può rendere instabile la posa sono i limiti delle articolazioni, specie quelle dei piedi, come abbiamo messo in evidenza più sopra.
Il back-pack è ben incastrato con i giunti di trasformazione delle spalle. Solo gli specchietti laterali del veicolo sporgono e quindi è facile che vengano urtati o incastrati nella movimentazione delle braccia.
La confezione, come di consueto da qualche anno a questa parte, è abbellita da una fantastica work-art dell’italiano Johannes Vinci ed è dunque un punto a vantaggio, come nondimeno le dimensioni della confezione stessa, molto ridotte, che noi di Robots In Incognito apprezziamo tantissimo perchè consentono di salvare spazio in casa e sono sfiziose come le scatole di cioccolatini.
Il rapporto qualità prezzo raggiunge la sufficienza dato che quando è stato messo in commercio, durante la prima ondata della pandemia, i prezzi della Fans Toys erano ancora nella norma, ma certo è che non possiamo non tenere in considerazione i limiti della posabilità che alla fin fine per un Masterpiece hanno il loro peso.
Il nostro giudizio finale è dunque intorno al discreto, bello sì ma non superlativo. Consigliamo comunque di averlo in collezione perchè per gli amanti della G1 Brawn non può mancare. Alla prossima e “Mecha up your Life, guys!”
Parametro | Punteggio |
---|---|
Estetica | 7 |
Materiale | 7 |
Verniciatura | 8 |
Posabilità | 6 |
Accessori | 4 |
Trasformazione | 7 |
Corrispondenza cartoon | 8 |
Confezione | 8 |
Qualità/Prezzo | 6 |
Sintetico | 6,77 |