Galvatron è la versione di Megatron riformattata e potenziata da Unicron e come tutti i nuovi personaggi della terza stagione dei Transformers, fa il suo debutto nel 1986, nel lungometraggio “Transformers: The Movie”. Come “evoluzione” di Megatron egli è il leader indiscusso dei Decepticons a partire dalla terza stagione e tale resta, almeno fino alla comparsa di Lord Zarak nella miniserie americana “The Rebirth” e poi nella serie giapponese “The Headmasters”. Nonostante questo risulta alquanto curioso che nei tech-spec ufficiali Galvatron risulti avere come funzione primaria quella di “City Commander”, ovvero comandante metropolitano, al pari di Ultra Magnus per gli autobot, invece che la funzione di Leader of Decepticons.
Il motto principale di Galvatron è “Il mio potere è tutto, la sconfitta è assurda” e nel terso episodio della terza stagione “The Five Faces of Darckness Part 3” afferma “Affronta la tua fine con dignità soldato, io disprezzo chi supplica!”. Bastano queste due frasi pronunciate da Galvatron a delineare il caratere e la psicologia del personaggio: spietato, irrefrenabile, onnipotente, vanaglorioso, capriccioso, sprezzante della vita altrui eccetto che della sua, incapace di ammettere i propri errori anche difronte alla sconfitta. Che sia nato dalle fiamme di Unicron stesso, da un antico signore della guerra dei Transformer o da qualcos’altro, una cosa è sempre certa: Galvatron è un punto focale di potere e follia che prende forma. È cieco a tutto tranne che alla sua brama di potere; i suoi capricci e desideri possono essere sacrificati in un momento di rabbia. Nemmeno i suoi subordinati sono al sicuro. Sebbene sia capace di perseguire obiettivi a lungo termine, sono la sua imprevedibilità e il suo disinvolto disprezzo per ogni forma di vita a suscitare orrore in amici e nemici. In realtà, Galvatron è privo di qualsiasi senso di empatia, incline alla follia, forse perchè il processo di riformattazione a cui lo sottopone Unicron è devastante, se si considera che Megatron era dotato di un forte egocentrismo, indomabile e refrattario a qualsiasi forma di sottomissione. Così, quando Unicron lo cattura quasi esanime e lo riformatta per renderlo schiavo, lo sforzo mentale che Galvatron deve applicare per liberarsi del controllo di Unicron è tale da spingerlo alla follia. La rinascita di Megatron dalla sua morte nella fomra superpotenziata di Galvatron costituisce quasi in un patto faustiano con Unicron. Almeno fichè Galvatron non si ribella. Conserva i ricordi e la scintilla di Megatron, ma la sua personalità è stata significativamente alterata dopo l’esperienza di pre-morte, il massiccio aggiornamento fisico e la riprogrammazione. Basta farsi una chiacchierata con il fantasma di Starscream per comprendere la differenza tra lo stato mentale di Megatron e quello di Galvatron, potenziato non solo nella forza fisica, ma anche nella sua cattiveria, prima ancora di impazzire. La causa e l’entità della follia di Galvatron variano tra le diverse linee temporali, così come la sua potenza fisica. A volte è praticamente invincibile.
“Prima che una società possa andare avanti, tutti devono essere d’accordo sulle regole. Ora inginocchiatevi! – Galvatron, “Combatti o fuggi”.
Sebbene all’inizio Galvatron si dimostri un leader Decepticon molto astuto, in seguito alla sconfitta subita per mano di Rodimus Prime, subisce danni cerebrali che, se da un lato lo liberano dal giogo mentale di sottomissione ad Unicron, lo portano alla pazzia. Dopo lo scontro infatti Galvatron si trasforma in un pazzo urlante e imprevedibile che scaglia tutta la sua rabbia contro i suoi stessi soldati oltre che contro i suoi nemici.
Nel lungometraggio infatti, Galvatron non riesce ad aprire la Matrice e, come punizione per il suo tradimento, Unicron si trasforma ed inizia a fare a pezzi Cybertron. Inorridito, Galvatron si trasforma a sua volta in modalità cannone spaziale e apre il fuoco su Unicron, ma i suoi colpi non sortiscono effetto e il dio oscuro lo inghiotte completamente. All’interno del ventre di Unicron, Galvatron incontra Hot Rod. Sebbene inizialmente proponga un’alleanza con il giovane Autobot contro la minaccia reciproca del suo padrone, il Portatore del Caos tortura mentalmente Galvatron per il suo tentativo di tradimento e lo costringe ad attaccare Hot Rod. Alla fine Hot Rod riesce a strappare la Matrice a Galvatron e ad aprirla, trasformandosi in Rodimus Prime. Forte di un nuovo potere, Rodimus scaglia Galvatron dall’interno di Unicron nello spazio profondo finchè non precipita su un asteroride dove sembra annegare in un lago di lava formatosi in uno dei crateri dell’asteroide.
Le linee temporali divergenti portarono Galvatron su due strade. In una, Galvatron fugge nello spazio con Scorponok dopo aver fallito il tentativo di far esplodere il sole, la Terra e Cybertron (The Rebirth). In un’altra linea temporale, Galvatron viene sepolto sotto il ghiaccio dagli Headmaster e alla fine torna come Super Megatron con l’aiuto di Dark Nova.
TechSpech
Caratteristica | Punteggio |
---|---|
Forza | 10 |
Intelligenza | 9 |
Velocità | 9 |
Resistenza | 10 |
Rango | 9 |
Coraggio | 9 |
Potenza di Fuoco | 9 |
Esperienza | 10 |
Punteggio Totale | 9,375 |
Immagine tratta dall’episodio “Five Faces of Darkness, Part 2”. Galvatron in uno stato di insanità mentale dopo essere stato salvato da Cyclonus e gli Sweep |
Immagine tratta dall’episodio “Webworld”. |
Immagine tratta dall’episodio “The Emperor of Destruction vanishes on an iceberg” della stagione “Headmaster”. Galvatron viene sconfitto dai Leaderbot e scompare tra i ghiacci. |