FT-61 – Inquisitor (a.k.a. Scourge)

FT-61 – Inquisitor (a.k.a. Scourge)

ProduttoreFans Toys
OggettoFT-61 – Inquisitor
Personaggio cartoonScourge
Data prima edizione01/01/2024
Altezza23
Peso630g
MaterialiPlastica ABS e Die-cast

Iniziamo questa recensione con una doverosa precisazione: questa versione di Scourge è tratta dalla serie animata classificata come quarta stagione, intitolata “The Rebirth”, dove per la prima volta vediamo l’introduzione degli Headmaster e dei Targetmaster nell’universo Transformers.

“The Rebirth” è una mini serie di appena tre episodi che durano poco meno di trenta (30) minuti ciascuno, interamente prodotta dagli americani, diversamente dalla serie intitolata “The Headmaster”, di produzione esclusivamente giapponese, uscita qualche mese prima, ma classificata come quinta stagione perché, contemplando più episodi, si conclude successivamente alla serie “The Rebirth”.

Le due serie si basano su assunti completamente diversi, se si escludono i personaggi classici che abbiamo già visto nelle prime tre stagioni dei Transformers, e dunque sono del tutto svincolate l’una dall’altra. Potreste tranquillamente passare dalla terza alla quinta stagione, senza perdervi niente rispetto alla quarta stagione. Oppure gustarvi la quarta stagione in successione alla terza e chiuderla lì, ma si sà, chi ama i trasformers non ne ha mai abbastanza.

Fatta dunque questa premessa, partiamo con la recensione di FT-61 Inquisitor, alias Scourge e il suo Targetmaster Fracas.

Confezione

Partiamo dal packaging, con l’analisi della Work-Art riportata sul lato frontale della scatola. Si tratta di una fantastica Work-Art realizzata dal nostro italianissimo Johannes Vinci e non possiamo dunque non omaggiare questo grande artista che sa cogliere con i suoi lavori l’essenza di ogni personaggio transformer.

Anche in questo caso, con FT-61 Inquisitor, Vinci ha saputo cogliere nel segno. La rappresentazione del volto, l’espressività e la dinamica del disegno, tutto il quadro, richiamano al contempo sia il personaggio, che l’action figure Masterpiece. Sotto la rappresentazione del robot è riportato il jet da ricognizione Cybertroniano dalla forma di un overcraft in cui si trasforma Scourge. Davvero l’impaginazione di questa confezione è come al solito superlativa, da dieci (10) e lode.

Per il resto abbiamo la classica confezione Fans Toys con la scritta laterale che riporta il nome dell’action figure FT-61 Inquisitor, la dicitura “made in china” con l’anno di uscita (2024) e il nome del produttore, mentre sul retro troviamo quello che poi viene riportato anche nella scheda biografica tech-spec di Scourge, ovvero la biografia del personaggio con i punteggi delle sua abilità. Non si hanno tracce, invece, del tech-spec del suo Targetmaster.

Sempre sul retro della confezione troviamo una fotografia dell’action figure principale e del suo Targetmaster, una fotografia della figura di Scourge insieme alle figure di Cyclonus, FT-29, e di Galvatron, FT-16, un paio di foto dell’alt-mode sul display stand su cui andrebbe poggiato, display stand che tuttavia non è incluso nella confezione, le cinque facce di Inquisitor, inclusa quella che troviamo già montata sulla figura, e un’altra foto in primo piano di Inquisitor.

Sul lato alto e su quello basso della scatola ritroviamo la work-art dell’alt-mode di Scourge realizzata da Johannes Vinci e il Qr-code nel caso in cui si voglia vedere il video con le istruzioni per la trasformazione.

Insomma la confezione è molto bella, ma siamo onesti, senza la Work-Art di Johanness Vinci questa confezione non avrebbe nulla di diverso da proporre rispetto al passato e dunque in linea con le valutazioni date ad altre confezioni della Fans Toys e, considerando la bellezza della work-art, diamo alla confezione un voto pari ad nove (9).

Accessori

Passiamo ora al contenuto di questa confezione. Il prodotto viene fornito con i seguenti accessori:

  • Un (1) manuale delle istruzioni;
  • Una (1) carta biografica;
  • Una (1) pistola laser;
  • Quattro (4) volti per quattro (4) diverse espressioni facciali alternative rispetto a quella che troviamo montata sulla figura al momento dell’unboxing;
  • Una (1) mini-figure del personaggio Targetmaster Fracas;
  • Una (1) basetta da agganciare sotto la plancia dell’astronave e che serve da supporto per l’applicazione del display stand vero e proprio.

Gli accessori dunque sono il minimo indispensabile, se si escludono il manuale delle istruzioni, la carta biografica e le facce alternative che quasi sempre Fans Toys fornisce con una “composta generosità”, rispetto al resto dei pezzi in dotazione.

Invece, a nostro giudizio, Fans Toys avrebbe potuto fare uno sforzo maggiore e fornire qualcosina in più, a cominciare dal display stand completo, invece che la sola miserrima basetta d’appoggio. Oppure avrebbe potuto aggiungere una matrice del comando in richiamo di uno degli episodi in cui Scourge è protagonista. Certo Fans Toys non sarebbe andata in rovina per qualche pezzo di plastica in più, visto il costo di questo set.

Altro accessorio la cui assenza è ingiustificata, è la carta biografica del Targetmaster Fracas. Dato che si è scelto di dotare questo Scourge del suo Targetmaster, perché non fornire anche la scheda di Fracas? Insomma ci rivolgiamo a Fans Toys come a qualsiasi altro produttore: se proponete dei personaggi della serie Targetmaster non potete poi non fornire anche la scheda TechSpec del Targetmaster.

Insomma, il caso di Scourge non è un caso isolato. La stessa pecca la ritroviamo per il Targetmaster di Cyclonus, stessa pecca c’è anche per il Targetmaster di HotRod, insomma stessa pecca che c’è per tutte le action figure della serie Targetmaster ed Headmaster.

Sono stati invece forniti fuori dalla confezione un paio di pezzi sostitutivi del Targetmaster. Dovrebbe trattarsi delle parti che formano il manico della pistola, quando il Targetmaster si trasforma. Parti che per la loro delicatezza, o per difetto di produzione, tendono a rompersi facilmente. Per questo Fans Toys ha prontamente provveduto a fornirli come pezzi di ricambio di emergenza.

Parlando invece degli aspetti positivi non possiamo non far notare la bellezza dell’arma in dotazione, davvero ben fatta. Bellissimi i colori. Fans Toys ha superato se stessa con queste colorazioni. Davvero spettacolare l’accostamento del blu metallizzato tendente al viola con il celeste pastello. Questo blaster è oltretutto ricco di dettagli con un disegno che è fantastico.

Tra i volti extra, poi, ne segnaliamo uno in particolare, ovvero quello che richiama una versione di Scourge che si vede nell’episodio novantatrè (93) dal titolo “Il peso del grande fardello”, dove Scourge si impossessa della matrice del comando degli Autobot, dopo averla sottratta a Rodimus Prime, e decide di tenerla per sé, nonostante Galvatron gli ordini di disfarsene e di distruggerla.

Scourge assorbe il potere della matrice, ma è un potere talmente enorme che non riesce a contenerlo e così facendo impazzisce e il suo aspetto si deforma a cominciare dal suo volto, con le guance che vengono solcate dall’energia che fuoriesce dagli occhi, così come rappresentato nel volto extra fornito in questo set.

Diciamo dunque che, per quanto riguarda gli accessori, Fans Toys ha fatto il compitino raggiungendo quanto meno la sufficienza e per questo gli diamo un voto pari a sei (6).

Impatto estetico e verniciatura

Aprendo la confezione ci ritroviamo davanti un prodotto dall’impatto estetico notevole. Anche in questo caso il voto non può che essere un bel dieci (10). La figura principale, Inquisitor, o Scourge che dir si voglia, è avvolta in una velina trasparente che tuttavia non riesce a contenere lo splendore e la vivacità dei colori che la contraddistinguono e, rimuovendo la velina trasparente, si resta quasi abbagliati da cotanta vivacità. Parliamo di una colorazione di base blu metallizzata con una tendenza al viola che la rende molto particolare e richiama in maniera impressionante la colorazione del personaggio del cartone animato. Il prodotto è tutto verniciato in ogni sua parte a vista. Persino l’interno delle ali è curato nella colorazione, oltre che nei dettagli. Le diverse tonalità di grigio e di blu utilizzate in taluni punti contribuiscono a dare volume e profondità all’oggetto. Due particolari contraddistinguono la colorazione di questa figura, con un richiamo forte al cartone animato, ovvero le “unghie” delle mani e la punta dei piedi. Soprattutto guardando le dita, tutte articolate in ogni falange, non si può non notare la verniciatura delle falangette che sembrano delle unghie smaltate, di uno smalto viola chiaro, effetto shock. Bellissime! E poi abbiamo la punta del piede, che sembra un’unghia anch’essa, colorata di un rosso metallizzato molto bello. Un particolare curato alla perfezione che fa la differenza!

In generale, non ci sono segni di sbavatura visibili ad occhio nudo, qualche imperfezione l’abbiamo notata solo tramite il dettaglio fornito dalla macchina fotografica, per questo diamo anche alla colorazione un voto pari a dieci (10), visto e considerato che anche l’arma, la pistola laser, è stata dipinta in maniera egregia.

Dobbiamo poi considerare il Targetmaster, anch’esso ben verniciato, seppure non ci sono grandi variazioni del colore. Insomma il dieci (10) è un voto più che meritato.

La scultura del corpo è poi molto armoniosa e vigorosa e la colorazione contribuisce a renderla viva e possente. Un’eccellenza è rappresentata dalla scultura del volto che è quasi un marchio di fabbrica per la Fans Toys. Quando osserviamo le sculture dei volti dei Masterpiece Fans Toys non possiamo infatti non restare impressionati dalla ricchezza di particolari che le rendono molto simili al cartone animato, più di quanto abbiamo riscontrato nella nostra esperienza con altre case produttrici.

Posabilità

Forse uno dei pochi ma significativi difetti di questo prodotto è la posabilità. La figura infatti è articolata in maniera soddisfacente, ad eccezione delle caviglie che presentato una limitatissima possibilità di inclinazione in avanti, con conseguenti problemi di equilibrio, quando si tenta di metterla in pose che devono esprimere maggiore dinamicità, ma nemmeno troppo esagerata.

La presenza di un back-pack importante, come sempre avviene quando un robot è dotato di ali, rende infatti il robot instabile, quando messo in posizione retta. Il peso del back-pack tende a sbilanciarlo indietro e questo problema sarebbe stato risolvibile dando un pò più di escursione ai movimenti delle caviglie in avanti. Alcuni hanno ovviato al problema estendendo la sezione posteriore del tallone che in realtà dovrebbe restare chiusa, dunque una forzatura rispetto alla trasformazione che onestamente non ci soddisfa. In alternativa sarebbe utile dotarsi di un display stand che tuttavia non è tra le dotazioni di questo prodotto. Peccato!

La testa presenta una rotazione limitata sia in orizzontale che in verticale. Verso l’alto l’escursione è buona perché è possibile sollevare la testa per sostituire il volto con una delle facce alternative a disposizione, mentre verso il basso è pressocché accennata. Invece, la rotazione orizzontale è limitata a causa della “barba” che va scontrarsi con il colletto sporgente di cui è dotato Scourge.

Le braccia possono eseguire alzate laterali e una rotazione intorno all’omero poco oltre i cento ottanta (180) gradi, mentre la rotazione completa a trecentosessanta (360) gradi è impedita dalla presenza delle ali.

Le braccia possono anche ruotare orizzontalmente all’altezza dei bicipiti e si possono piegare poco più di novanta (90) gradi grazie ad un doppio snodo. Tuttavia anche in questo caso il movimento presenta dei limiti.

Come già visto durante l’unboxing, le dita sono articolate in ogni falange ma solo il pollice è dotato di ball-join, mentre le altre dita non possono aprirsi lateralmente come quelle della mano umana, ma anche così ci possiamo accontentare.

Il busto può ruotare orizzontalmente con una buona escursione, ma non può ruotare di trecentosessanta (360) gradi per via del back-pack che ne impedisce i movimenti. In compenso può piegarsi in avanti con gli addominali con almeno due scatti.

Le gambe possono sollevarsi di novanta (90) gradi frontalmente, alzando il gonnellino, e lateralmente, anche se poco meno di (90) gradi. Le gambe possono anche piegarsi verso dietro, grazie allo snodo all’altezza dell’anca, ma purtroppo sono ostacolate dalla presenza delle ali. In compenso, possono anche ruotare orizzontalmente sul quadricipite e presentano un doppio snodo anche all’altezza delle ginocchia.

Le ali possono essere posizionate sia in apertura che completamente chiuse dietro la schiena del robot, anche se non scompaiono del tutto.

Anche il target master è articolato. La testa può ruotare di trecentosessanta (360) gradi e compiere leggeri movimenti in alto e in basso. Le braccia possono piegarsi all’altezza dei gomiti e possono alzarsi lateralmente oltre che ruotare di trecentosessanta (360) gradi. Le gambe del target master possono alzarsi lateralmente e frontalmente di novanta (90) gradi, possono piegarsi all’altezza del ginocchio, ma non sono presenti movimenti delle caviglie che restano abbastanza rigide.

Abbiamo notato, inoltre, che le articolazioni delle gambe tendono ad allentarsi con facilità. In conclusione, per tutte le limitazioni riscontrare diamo alla posabilità un voto insufficiente pari a cinque (5).

Trasformazione

La trasformazione è abbastanza semplice, con soluzioni smart, ma è resa laboriosa dalla presenza di tante pannellature che devono essere piegate e ripiegate come un origami. I passaggi sono talmente tanti che è facile saltarne qualcuno. Però per questo ci viene in soccorso il video tutorial di Fans Toys.

Simpatica la possibilità di ottenere la modalità alternativa di jet cybertroniamo con la testa del robot al posto della torretta di comando, proprio come si vede nel cartone animato. Diamo alla trasformazione un voto pari a sette (7).

Corrispondenza al cartone animato

Passiamo quindi alla corrispondenza con il cartone animato, a cui in qualche modo abbiamo già fatto più di un cenno, parlando dell’impatto estetico, della scultura del robot e della sua verniciatura. Sintetizziamo tutto dicendo che questo Masterpiece è Scourge in ogni suo dettaglio. Potremmo quasi dire che questa è la versione definitiva del Masterpiece di Scourge, Chissà se Takara riuscirà a fare altrettanto, quando si deciderà a fare una versione Masterpiece ufficiale di questo personaggio Transformer. per il momento ci godiamo il nostro FT-61 Inquisitor che è molto “cartoon accurate” da cima a fondo.

Rapporto qualità/prezzo

Come sempre FansToys utilizza materiali di qualità più che buona e anche in questo caso, con Inquisitor non è stata da meno. C’è un buon uso di Die-Cast e il peso è un buon indicatore. La figura pesa all’incirca seicento trenta (630) grammi ed è alta circa ventitré (23) centimetri, con un’apertura alare di venti (20) centimetri.
Ma quando parliamo di qualità dei materiali non consideriamo solo il die-cast, ma anche le plastiche utilizzate nella costruzione del pezzo.

Il prezzo è comunque alto, in pre-order ci sono almeno quei quaranta (40) euro in più rispetto ad un prezzo soglia accettabile. Sarà che nel frattempo è aumentato tutto, ma non dobbiamo dimenticarci che questi prodotti vengono da una nazione dove i lavoratori sono sfruttati e sottopagati e in generale il costo delle materie prime è molto basso, quindi di fatto su questi prodotti i margini di guadagno sono altissimi se poi si considera che non sono nemmeno prodotti ufficiali. Il rapporto qualità prezzo sarebbe stato un sette (7), se non fosse per la cattiva posabilità unita alle articolazioni che tendono ad allentarsi con facilità. Diamo dunque un voto pari a sei (6) per il rapporto qualità/prezzo.

Valutazione complessiva

Nel complesso è assolutamente un fantastico prodotto. Impossibile non averlo nella propria collezione. Stiamo parlando dello Scourge più bello di sempre, un’emozione averlo tra le mani con tutto il suo peso e il suo splendore, grazie ad una colorazione superlativa.

Peccato per quei dettagli che sarebbero stati la ciliegina sulla torta, come l’assenza del display stand e del Tech Spec di Fracas. Ma ci teniamo a ribadirlo, la pecca più grossa di questo prodotto è la sua posabilità.

In generale gli assegniamo un otto (8) pieno, un voto che non è altro che la media aritmetica dei singoli punteggi. Si tratta di un buon voto che tiene conto che il prodotto si presenta con difetti tutto sommato accettabili.

ParametroPunteggio
Estetica10
Materiale9
Verniciatura10
Posabilità5
Accessori6
Trasformazione7
Corrispondenza cartoon9
Confezione9
Qualità/Prezzo6
Sintetico7,88
FT-23 – Dracula (a.k.a. Mindwipe)

FT-23 – Dracula (a.k.a. Mindwipe)

ProduttoreFans Toys
OggettoFT-23 – Dracula
Personaggio cartoonMindwipe
Data prima edizione29/07/2018
Altezza24 cm
Peso643 g
MaterialiPlastica ABS e Die-cast

Il Fans Toys FT-23 è la versione Masterpiece non ufficiale del Transformer Headmaster Mindwipe (alias Pipistrello nel doppiaggio storico italiano), che compare sia nella continuity statunitense (quarta stagione dell’intera continuity G1), sia in quella giapponese (quinta stagione dell’intera continuity G1).

Anche se (parere personale di chi scrive questa recensione) Mindwipe non è certo uno di quei personaggi transformer per cui perdere la testa, certamente la figura in sé è fatta davvero bene, proprio come Fans Toys è solita fare e, se state collezionando i transformer della serie Headmaster, non potete certo farvela scappare; anche perchè ad oggi, a più di sei anni dalla sua prima uscita (2018), questa figura resta l’unico Masterpiece del personaggio Mindwipe in circolazione. Quindi “o vi mangiate questa minestra, o vi buttate dalla finestra” (lol). Scherzi a parte, è davvero un bel pezzo, solido, compatto ben colorato, certo con qualche difetto, ma nulla su cui non si possa soprassedere, a differenza di quanto sostiene qualcun altro.

Certo, parliamo pur sempre di una figura che è stata progettata un bel pò di anni fa, per cui con molta probabilità oggi sarebbe stata realizzata sicuramente meglio, con una trasformazione più accurata e magari con plastiche diverse, ma con tutta onestà non ci sembra che abbia nulla da invidiare, in termini di progettazione e qualità, ad altri Masterpiece di casa Fans Toys e dintorni, ma procediamo con ordine. 

Accessori. FT-23 viene fornito con i seguenti accessori, non molti per la verità, come da tradizione FansToys:

  • Una carta Bio
  • Un manuale delle istruzioni
  • Un mini-robot headmaster
  • Un fucile laser
  • Un supporto espositivo trasparente

Come spiegheremo poco più avanti in questa recensione, il supporto espositivo è a nostro parere l’accessorio più importate e indispensabile in questa figura, per questo, da solo fa prendere alla figura il punteggio della piena sufficienza alla voce accessori. Certo oltre non si può andare perché avremmo voluto qualcosa di più come ad esempio delle pistole laser per il mini-robot ma si sa, con i transformers gli accessori si contano sul dito di una mano.

L’aspetto estetico del robot è a nostro modesto avviso il punto di forza di tutta la figura, ma è bene precisare che lo stesso non possiamo dire della modalità pipistrello robotico, per quanto la stessa rispetti molto le caratteristiche della sua versione anime, sia nella forma che nei colori. Come esordito ad inizio di questa recensione, il robot è bello solido, massiccio, imponente e temibile, proprio come era stato pensato dagli autori del cartone animato, ma ancor di più della serie fumetto. Possiamo osare dicendo che questa figura giocattolo collezionabile restituisce al personaggio quel rispetto, quella dignità da villain, quel timore che il personaggio doveva incutere ai suoi avversari, ma che purtroppo nel cartone animato traspare poco. Anzi nel cartone animato Mindwipe, insieme ai suoi due compari Skullcruncher e Weirdwolf, finisce sempre col fare la figura del fessacchiotto imbranato. Mindwipe e i suoi due compari Headmaster Decepticon invece che incutere terrore finiscono con mettersi sempre in ridicolo diventando la parentesi comica nel racconto drammatico della serie Transformers. 

È così la figura robot composta dal corpo del transtector e dalla testa dell’headmaster  Vorath si presenta solida e molto somigliante al cartone animato nella scultura, come nei colori e nella composizione delle parti. Lo schema dei colori viola, nero e marrone è proprio quello del cartone animato. Il marrone delle ali e della testa del pipistrello che possono sembrare una scelta cromatica di poco valore sono proprio quelle del cartone animato e, se ci pensate un attimo, si tratta di una cromaticità che serve ad accentuare ancora di più quel senso dell’orrido che un pipistrello (un “ratto volante”) suscita nella mente di chi lo osserva, sia pur esso un essere inorganico, un robot appunto, invece che un pipistrello in carne e ossa. Ciò nonostante, le contaminazioni di particelle di colore argentato mescolate al colore viola della pettorina contribuiscono a dare un tocco di brillantezza che non guasta, per quanto nel complesso lo schema tende a tonalità pastello.

Per questo ci permettiamo di dire che la scelta stilistica nella verniciatura è più che azzeccata, che quei colori opachi, non vividi come li abbiamo ritrovati nel Fans Toys FT-51 di Skullcruncher, non sono un segno di una minore attenzione alla qualità del prodotto, quanto al contrario il segno di una forte attenzione per il particolare e per la somiglianza al cartone animato. I colori pastello, invece che metallizzati come li ritroviamo in FT-51, sono voluti e non per questo indicativi di una qualità scadente. Anzi, la scelta cromatica vista in FT-51 e in figure Fans Toys più recenti, sono una soluzione stilistica nuova che, per quanto accattivante e “sbalorditiva”, non è detto che diano più valore al prodotto, almeno in termini di somiglianza al cartone animato. Ricordiamoci sempre che i cartoni animati degli anni ottanta-novanta erano realizzati con tecniche che non potevano dare quei colori lucenti che oggi ritroviamo nella nuove produzioni. È però vero che non sono colori proprio spenti, anzi nel loro complesso non stancano e non annoiano.

Un elemento poco bello della colorazione è l’utilizzo delle decalcomanie per aggiungere qualche particolare. Le ritroviamo di colore argentato all’altezza del petto, delle braccia e sui piedi. Per quanto poca roba, avremmo preferito che fossero verniciate o sostituite da pannellature colorate. 

Vediamo dunque lo sculpt del volto del robot, come sempre da dieci e lode. In generale con le sculture dei volti delle proprie figure, Fans Toys ha sempre dato il suo marchio di fabbrica e con questa figura non è stata da meno.

Guardando il robot da dietro, non notiamo particolari difetti ad eccezione degli artigli del pipistrello meccanico che non vengono nascosti ma che restano in evidenza all’altezza del fondoschiena con una soluzione che potremmo definire alquanto ridicola, ma tutto sommato accettabile.

Forse la vera nota dolente di questa figura è proprio la sua forma alternativa in pipistrello meccanico che pur assomigliando molto a quella del cartone animato al pari della sua modalità robot, presenta dei difetti di realizzazione che si notano quando lo si smette di guardare frontalmente e lo si osserva da altre angolazioni.

Il pipistrello robotico risente infatti della semplicità della trasformazione che probabilmente è il vero elemento che ci fa dire che questo Masterpiece risente degli anni della sua progettazione. Sei anni, quasi sette dalla sua prima uscita possono sembrare pochi, ma nella storia dei Masterpiece sono una vera eternità perché nel frattempo gli ingegneri hanno trovato soluzioni tecniche per la trasformazione che consentono di ottenere modalità alternative precise, lineari, con una soluzione di continuità con l’oggetto a cui dovrebbero somigliare a dir poco sbalorditiva. Ecco dunque che il pipistrello robotico è l’anello debole dell’intero progetto FT-23. Per via della trasformazione infatti le gambe del robot si ripiegano banalmente indietro verso le spalle del pipistrello, dopo una rotazione di 180 gradi delle ali attorno alla vita, e questo fa si che il corpo del pipistrello risulti di uno spessore maggiore del normale, ma soprattutto questa soluzione tecnica fin troppo semplice e scontata porta con se un ulteriore difetto estetico di non poco conto: forma uno spazio, un vuoto tra la sezione anteriore del busto e quella posteriore costituita dalle gambe che si nota quando lo si osserva lateralmente. Anche le braccia non aderiscono perfettamente al resto del busto lasciando dei buchi che si notano quando lo si osserva frontalmente. Insomma non proprio il più bel pipistrello robotico di sempre.

Va detto anche che una trasformazione così semplice ed alquanto “intuitiva” non è cosa di tutti i giorni in casa Fans Toys e questo potremmo annoverarlo come il lato “buono” della medaglia. Quello che si perde in termini di precisione ed estetica dell’alt-mode lo si recupera in termini di velocità e semplicità della trasformazione ed ecco perché il nostro giudizio finale in merito alla trasformazione è una sufficienza piena.

Ad ulteriore supporto di questa valutazione aggiungiamo che la trasformazione rispetta molto quella del progetto originale e del cartoon e che alla fine la forma del pipistrello meccanico sembra molto sempliciotta proprio nel rispetto di quello che si vede nel cartone animato e chiudiamo questo capitolo con un punteggio da otto pieno in termini di corrispondenza complessiva della figura con il cartoon.

Soffermiamoci ora qualche altro minuto sulla figura del mini-robot che si trasforma nella testa del nostro Dracula alias Mindwipe. Chiariamo subito un concetto essenziale: il mini-robot è l’Headmaster! Non tutto Mindwipe, ma il solo mini-robot è l’Headmaster ed il suo nome è Vorath. Il corpo che si trasforma in pipistrello meccanico e che viene pilotato dal mini-robot è detto Transtector. Vi invitiamo a leggere la pagina dedicata a Mindwipe per conoscere nel dettaglio la storia del personaggio e della sua genesi che qui non riproponiamo per ragioni di spazio e di tempo.

Il mini-robot, il nostro Headmaster Vorath è abbastanza simile al personaggio del cartone animato, per quanto possibile, date le dimensioni con cui abbiamo a che fare. Per questo non stiamo troppo a puntualizzare e lo accettiamo per quello che è. La sua trasformazione riprende esattamente quella del progetto del giocattolo originale e dunque si porta come uno zainetto la faccia di Mindwipe alle spalle. Di fatto questa è forse l’unica pecca in merito al mini-robot: sarebbe stato bello che il volto di Mindwipe scomparisse del tutto nella trasformazione da testa a robot. 

Passiamo ora ad altri aspetti tecnici che riguardano prettamente la figura in qualità di action figure. La posabilità è più che discreta. All’altezza dell’omero, l’articolazione è a cricchetto e le braccia possono ruotare di 360 gradi, seppur con qualche difficoltà dovuta alla presenza delle ali. Il bicipite può ruotare anch’esso di 360 gradi e il gomito presenta una doppia articolazione cosicché il braccio può piegarsi a pacchetto all’altezza del gomito. 

Anche i polsi possono ruotare, ma non di molto, per via della forma finale dell’avambraccio che ne ostacola il movimento, per come le mani appunto sono posizionate e attaccate ad esso. In compenso le dita delle mani sono molto articolate: il pollice ruota su un giunto sferico, mentre le dita possono piegarsi lungo le tre falangi.

Il busto può ruotare con un meccanismo a cricchetto e le gambe presentano un giunto sferico all’altezza dell’anca che consente ampi movimenti in avanti, indietro e laterali, tuttavia il movimento delle gambe indietro è leggermente ostacolato dalle zampe del pipistrello che nella trasformazione restano visibili, posizionate all’altezza del fondoschiena.

Anche i quadricipiti ruotano di 360 gradi e il ginocchio presenta una doppia articolazione proprio come i gomiti, tale da permettere di piegare la gamba oltre i 90 gradi, fino a far toccare la parte superiore del polpaccio con il quadricipite.

Ugualmente le caviglie possono muoversi consentendo di inclinare i piedi lateralmente a destra e sinistra, in alto e in basso anche se non eccessivamente, tanto quanto basta per consentire alla figura di assumere diverse posizione dinamiche.

Abbiamo poi la testa, l’headmaster, che può ruotare di 360 gradi grazie ad meccanismo installato sulla base di aggancio, dove va ad incastrarsi la testa del mini-robot, quando a seguito della trasformazione diventa parte del collo di Mindwipe. Attenzione che tale movimento potrebbe risultare “duro” da eseguire le prime volte, per questo consigliamo di lubrificarli con del gel di silicone adatto per questo tipo di materiali, o più semplicemente di non forzare troppo per evitare che si rompa la testa del mini-robot. La testa può anche eseguire lievi movimenti verticali in alto e in basso.

In ultimo, le ali: sono divise in sezioni a spicchio e si possono aprire e chiudere tipo fisarmonica, collassando su se stesse, o possono eseguire movimenti di rotazione cosicché nel complesso possiamo posizionarle come meglio vogliamo nell’ottica di tenerle spiegate o “chiuse”, in modalità robot così come in modalità pipistrello; tuttavia segnaliamo che nel tempo tendono ad allentarsi e a cedere nella posizione aperta, per questo forse consigliamo di non giocarci troppo o di tenerle chiuse quando è in modalità robot, anche per cercare di recuperare spazio nella vostra esposizione. Per questo motivo, gusto di chi scrive, le ali sui robot sono “orpelli” che non piacciono molto.

Purtroppo, in merito alla posabilità del pipistrello meccanico dobbiamo invece constatare che è inficiata sia dal peso del pezzo, che presenta molto die-cast, sia dalle forme, a cominciare dallo zainetto costituito dalle gambe ripiegate indietro, che non danno stabilità al pipistrello quando lo si posiziona sui suoi piedi ad artiglio, gli stessi piedi che ritroviamo sul fondoschiena del robot. Per questo, dicevamo all’inizio di questa lunga recensione, il supporto espositivo è estremamente utile. Intanto perché ci consente di mettere il pipistrello meccanico (ma anche il robot) in posizione di volo; in secondo luogo perché in questo modo risolviamo il problema della stabilità del pipistrello.

Un ulteriore difetto che abbiamo notato e che non trova riscontro nel cartone animato, è nella posizione della cabina di pilotaggio del pipistrello transtector. La cabina è posizionata sul petto invece che sulle spalle del pipistrello, di conseguenza l’headmaster si ritrova a testa in giù quando pilota il pipistrello in volo. Risulta inoltre non facile inserire il pilota headmaster nella cabina di pilotaggio.  

Spendiamo qualche parola anche per la confezione: è di dimensioni importati, grande quasi quanto quella di un dinobot, proprio come era solita fare Fans Toys anni fa e questo è un indice di un prodotto che ha i suoi anni alle spalle, ma francamente, importa poco. Avremo qualche rogna in più nel gestire gli spazi, ma nulla più. Quello che invece dispiace è che la confezione non presenta una work-art di Johannes Vinci e l’assenza si fa sentire perché effettivamente la work-art non è per nulla emozionante. Il testo riportato sulla confezione è stato ideato con un “font” che non è per nulla in sintonia con i transformers. La confezione in se è alquanto anonima, ma pazienza, ce ne faremo una ragione. 

Giungiamo dunque al rapporto qualità/prezzo. Il prodotto presenta molto die-cast. Piedi, busto, gambe, sono in die-cast. Tuttavia, come già spiegato in altre recensioni, la nostra valutazione sulla qualità non si basa esclusivamente o in maniera preponderante solo sulla presenza di die-cast. Consideriamo la qualità della verniciatura, l’estetica, la “cartoon accuracy”, ma vero è che tutti questi elementi sono fortemente ridimensionati dal prezzo. Nel caso specifico, la valutazione che diamo in merito al rapporto qualità/prezzo è di una sufficienza piena e il prezzo preso in considerazione fa riferimento alla data in cui il prodotto è stato rilasciato, oltre che alla recente quotazione che non lo ha visto lievitare eccessivamente, come invece è accaduto per FT-18 Lupus, alias Weirdwolf, compare Headmaster Decepticon di Mindwipe.

Tutto sommato, il prezzo è ad oggi accettabile, ma non è detto che non possa variare con le successive valutazioni del mercato e con le successive ristampe. Sappiate però che se il prezzo inizia a salire troppo, forse è il caso di fermarsi a riflettere e magari attendere che qualche altra casa si faccia avanti con un prodotto un pò più aggiornato, almeno dal punto di vista della trasformazione. Se poi il prezzo non vi spaventa perché siete fissati con la Fans Toys, allora accomodatevi pure. Speriamo solo non si arrivi alle cifre deliranti che abbiamo visto proporre per FT-12 Grenadier alias Bombshell, un pezzo addirittura più vecchio di FT-23, il cui prezzo lo riteniamo del tutto ingiustificato.

Concludiamo dicendo che quando anni fa abbiamo acquistato questo prodotto siamo rimasti impressionati dal suo aspetto, appena tirato fuori dalla scatola e quella stessa sensazione la riproviamo ogni volta che ci soffermiamo ad ammirarlo. Questo Masterpiece di Mindwipe ci ipnotizza! È un pezzo solido, dall’aspetto accattivante, da aver assolutamente per il nostro set di Headmaster Decepticon. Un’altra grande figura di Fans Toys. L’interpretazione di Mindwipe è fantastica. Nel complesso, un’ottima figura che per il prezzo a cui ancora oggi la si riesce a recuperare è un vero peccato lasciarsela sfuggire. A noi di Robots-in-Incognito piace!

ParametroPunteggio
Estetica8
Materiali9
Verniciatura8
Posabilità7
Accessori6
Trasformazione6
Corrispondenza cartoon8
Confezione6
Qualità/Prezzo6
Sintetico7,11
FT-16M – Sovereign (a.k.a. Galvatron)

FT-16M – Sovereign (a.k.a. Galvatron)

ProduttoreFans Toys
OggettoFT-16M – Sovereign (movie version)
Personaggio cartoonGalvatron
Data prima edizione01/01/2017
Altezza25 cm
Peso828 g
MaterialiPlastica ABS e Die-cast

Galvatron non è certo tra i transformers più belli, men che meno tra i più amati, a parere di chi scrive, ma certo è che resta pur sempre il nemico numero uno degli Autobot, il più cattivo tra i cattivi Decepticon e non può mancare in una collezione che si rispetti. A questo aggiungete che FansToys è riuscita a realizzare una versione Masterpiece davvero di tutto rispetto con la quale finirete con l’amare questo personaggio tanto odiato. Insomma, nonostante il poco affetto nei confronti di Galvatron, FansToys è riuscita a farcelo amare ugualmente e a farcelo desiderare nella nostra collezione.

Mentre TakaraTomy non ha ancora sfornato una versione Masterpiece ufficiale di Galvatron, FansToys ha già realizzato diverse versioni Masterpiece di Galvatron, di recente la versione Toy FT-16T, mentre quella che recensiamo in questo articolo è la versione con colorazione in edizione limitata “M” che richiama la colorazione del lungometraggio “Transformers: The Movie”.

La versione in questione ci presenta un Galvatron con una colorazione di tonalità blu lucida con un leggero richiamo al viola o comuqnue questo è un pò l’effetto ottico finale che osserviamo. Una colorazione molto simile alla colorazione di Galvatron nel lungometraggio. Questa colorazione blu lucido tendente al viola è a dir poco superba e rimarca pienamente la superbia che caratterizza il personaggio anime.

Passiamo agli accessori. FT-16M viene fornito con due diversi cannoni, uno in plastica arancione opaca e l’altro con un effetto traslucido, da abbinare a seconda delle vostre preferenze. La versione opaca è più fedele al cartone animato, mentre quella trasparente non esiste nel cartone animato ed è un omaggio al vecchio giocattolo G1.

Viene fornito anche con la matrice del comando agganciata ad una catena e con un volto alternativo che sfoggia un’espressione arrabbiata. La matrice è fatta davvero bene. È assolutamente splendida, scintillante, cattura piuttosto bene la luce e brilla davvero. Assomiglia accuratamente alla versione fornita con il Masterpiece MP-10 di Optimus Prime.

In sintesi, nella confezione troviamo i seguenti accessori:

  • Un manuale delle istruzioni
  • Una carta biografica da collezione
  • Una placca facciale alternativa con espressione seria
  • Una placca facciale alternativa con espressione arrabbiata
  • La matrice del comando con catena
  • Un cannone a braccio arancione opaco
  • Un cannone a braccio arancione traslucido
  • Un piedistallo espositivo trasparenrte

In modalità robot l’aspetto è davvero possente, per taluni addirittura ingombrante a tal punto che lo hanno paragonato ad un Galvatron sotto steroidi! Ma non è così che la vediamo noi di RobotsInIncongito perchè, pur avendo un aspetto molto imponente, è anche un robot ben proporzionato e la sua possenza sta solo a rimarcare la presenza del personaggio che rappresenta, il leader maximo dei Decepticons!

Si dice che la prima impressione è quella che conta e di fatto, quando lo avete tra le mani, la prima impressione è che abbia un aspetto fantastico! I colori sono molto vivaci ed attraenti e la scultura generale è davvero ben fatta, non si può negare che si tratti di Galvatron, proprio il villain del lungometraggio in “metallo e ingranaggi”, il modello di animazione fedele al personaggio del film, con un aspetto che è praticamente identico a quello che noi tutti ci aspetteremmo da un Masterpiece.

Particolarmente bella è la scultura della testa e del volto. È davvero fantastica! Il volto minaccioso e “naturalmente” arrabbiato è una scultura che trasuda carattere, un volto con una scultura come solo FansToys sa fare. Anche il volto alternativo arrabbiato è bello e aggiunge ulteriore espressività alla figura in se. C’è l’imbarazzo della scelta su quale sia il volto da mettere in mostra, anche se è un po’ macchinoso il meccanismo per la sua sostituzione, perchè richiede la rimozione di viti, al contrario di come solitamente fa TakaraTomy. Noi personalmente apprezziamo il volto alternativo arrabbiato.

A voler essere pignoli, della modalità robot, la parte che forse ci convince di meno sono le gemme incastonate all’altezza della ginocchia e i piedi che con quel bianco staccano troppo nettamente rispetto al grigio della gamba; la colorazione adottata per i piedi, il bicolore bianco e grigio scuro tendente al nero, dà l’impressione che Galvatron indossi delle scarpe da damerino modello Oxford bicolor che lo fanno sembrare un pò goffo, togliendo lustro e possenza all’immagine del leader. Sembra una via di mezzo tra un maggiordomo e un lord… o forse quel piede, con quel richiamo alla scarpa modello Oxford bicolor vuol conferire nobiltà al soggetto, chi può mai dirlo!

Vero è che nell’animazione come nei fumetti, il robot Galvatron resta un robot dall’aspetto un pò improbabile come quello di un Samurai coreano con adosso delle scarpe da damerino, un aspetto che lo rende al contempo goffo e inquetante, pazzoide e fuori controllo, con una potenza che lo rendono minaccioso e instabile allo stesso tempo, imprevedibile anche per i suoi stessi subalterni. 

Passiamo dunque alla trasformazione. I produttori terze parti in generale hanno la tendenza a progettare schemi di conversione poco intuitivi, soprattutto in confronto all’ingegno di TakaraTomy in questo settore. Anche FansToys spesso casca in questo tranello e se con le uscite più recenti ha migliorato questo aspetto, di certo FT-16M Soverign rientra in pieno nelle statistiche delle terze parti con uno schema di conversione relativamente complicato, soprattutto per la metà superiore del robot dove sono richiesti il maggior numero di passaggi. Però non mancano anche momenti di “respiro”, dove si resta piacevolmente soddisfatti, come per la relativa facilità con cui le gambe collassano e si dispiegano nella trasformazione da robot a cannone spaziale e viceversa. Di certo non si può dire che si tratti di una trasformazione divertente. Non è infatti una trasformazione che fa venire voglia di ripeterla più volte. È un po’ più facile una volta che si sa cosa si sta facendo, ma la parte superiore richiede di seguire un ordine di passi molto specifico e alle volte può essere un po’ frustrante doverli ripetere; a volte si deve tornare indietro di un paio di passaggi per correggere qualcosa che non va o che si era precedentemente dimenticato.

La modalità alternativa del “cannone spaziale” risulta abbastanza ben riuscita e vicina (ma non troppo) a quella del cartone animato, per quanto si tratti di un oggetto improbabile e sempre difficile da realizzare, essendo un oggetto un po’ ridicolo per sua stessa natura, anacronistico e fuori luogo per l’ambientazione spaziale e futuristica dei transformers, specie nella terza stagione. Sembra quasi che si sia difronte ad un reperto storico rozzamente adattato ad un futuro prossimo dove non ha ragione di esistere. Ma d’altronde di elementi anacronistici il mondo dei transformers è pieno. Pensate per un attimo al pianeta Cybertron, alla sua tecnologia, quella stessa tecnologia che ha reso possibile l’arte della trasformazione e l’essere senzienti delle maccinhe. Ebbene pensate a tutto ciò che riguarda il futuristico Cybertron e poi pensate che anche su Cybertron esistono veicoli con le ruote (magari in gomma) invece che fluttuanti!

Ma tornando al nostro Galvatron e alla sua modalità di improbabile “cannone spaziale”, forse è anche questo uno dei motivi per i quali non si riesce ad amare fino in fondo il personaggio. Come già successo per altri transformers, la modalità alternativa può fare davvero la differenza tra la notorietà e l’anonimato di un personaggio. Per quanto costituica una riformattazione di Megatron, un potenziamento del capo indiscusso dei Decepticons, questo suo aspetto da samurai coreano e questo improbabile alt-mode futuristico e anacronistico allo stesso tempo, rendono Galvatron un soggetto malriuscito, per certi aspetti raffazzonato e poco credibile. Nulla a che vedere con la sua prima versione, il grande Megatron e la sua trasformazione in pistola Walther P38 sul pianeta Terra!

Si nota inoltre una certa sproporzione delle staffe che sorreggono il cannone, forse perchè nella modalità robot altro non sono che le braccia di Galvatron. Nella versione animata le staffe sono piatte, leggermente bombate e non cilindriche come in questa versione Masterpiece. Inoltre, per via del peso dovuto al diecast che caratterizza il busto, il cannone sembra essere un pò sbilanciato e se non è ben posizionate le staffe tendono a divaricarsi e a farlo cadere in avanti. Insomma, se nella versione robot tutto sembra funzionare abbastanza bene, nella modalità cannone spaziale le cose non stanno proprio così e i difetti sono più evidenti. Da questo punto di vista l’altmode della versione di Galvatron della DX9, Tyrant, sembra essere riuscita meglio, ma in realtà nessuna delle due soddisfa a pieno le aspettative in termini di accuratezza con il cartone animato e armonia delle forme. 

La posabilità in versione robot è buona, con qualche piccola limitazione nel movimento rotatorio del busto, ma nel complesso si riesce a fargli assumere tendenzialmente qualsiasi posa. Belle le articolazioni delle dita, un pò meno quelle del ginocchio. Nel metterlo in posa occorre fare attenzione al cannone agganciato sul braccio che tende a staccarsi.

Forse una delle delusioni maggiori è la confezione che in questa versione “Movie” non riporta una work-art, ma l’immagine del robot stesso su uno sfondo reticolato. Insomma, nulla di eccezionale, anzi una confezione abbastanza brutta a vedersi.

Il rapporto qualità/prezzo come sempre non è il massimo, specie se si tende ad acquistarlo dopo il pre-order e nelle ristampe successive. Man mano che la speculazione degli pseudo-collezionisti ne fa salire il prezzo, diventa sempre più difficile giustificarne l’acquisto. Come detto in altre recensioni, sono pur sempre giocattoli, per quanto di ottima fattura!

Volendo trarre le conclusioni, non crediamo che al momento ci sia una versione Masterpiece definitiva di Galvatron, ma sicuramente FT-16M è attualmente la versione che più si avvicina all’oggetto desiderato, specie per quanto riguarda l’accuratezza al cartone animato della forma robot. Se siete collezionisti di Transformers non potete non avere il leader dei Decepticons!

ParametroPunteggio
Estetica8
Materiale9
Verniciatura10
Posabilità7
Accessori7
Trasformazione6
Corrispondenza cartoon7
Confezione5
Qualità/Prezzo6
Sintetico7,22
FT-51 – Chomp (a.k.a. Skullcruncher)

FT-51 – Chomp (a.k.a. Skullcruncher)

ProduttoreFans Toys
OggettoFT-51 – Chomp
Personaggio cartoonSkullcruncher
Data prima edizione04/04/2022
Altezza23 cm
Peso749 g
MaterialiPlastica ABS e Die-cast

Che dire, cari collezionisti, siamo alle solite: Fans Toys non sbaglia un colpo e centra l’obiettivo. Il pezzo è davvero un MASTER a tutti gli effetti, davvero un bel prodotto, ben fatto, ben colorato, con una scultura molto precisa e dettagliata, in perfetto sile cartoon G1. Brava Fans Toys!

FT-51, battezzato Chomp da Fans Toys è la versione Masterpiece “cartoon accurate” del personaggio Skullcruncher della serie giapponese “Transformers: The Headmaster” andata in onda tra il 1987 e il 1988. Ad essere precisi, il personaggio fa la sua prima apparizione anche nella serie americana di appena tre puntate denominata “The Rebirth”, andata in onda su per giù nello stesso periodo del 1987, a Novembre. In quell’anno le divergenze tra Takara e Hasbro portarno ad una sorta di biforcazione del franchise della cartoon continuity, ma questa è un’altra storia che vi invitiamo ad approfondire nelle pagine dedicate di questo sito. Torniamo ora al nostro FT-51.

Appena tolto dalla scatola si resta piacevolmente sorpresi dal peso del prodoto e dalla vivacità dei colori che insieme contribuiscono a determinarne l’imponenza alla vista e al tatto.
La combinazione dei colori è quella dell’anguria ed è molto più evidente quando lo si ha tra le mani. La figura è dipinta alla perfezione. Davvero bello il modo in cui l’argento metallizzato al centro del busto, sulle gambe e sul bacino, si contrappone al verde e al fucsia e la riteniamo un’ottima scelta in alternativa al bianco sporco rappresentato nella colorazione originale del cartoon. Tutte le parti sono dipinte, tranne le mani e gli snodi delle articolazioni dei gomiti che sono realizzati con una plastica colorata di un fucsia più tenue rispetto a quello presente sul resto del corpo e che come tale da la sensazione di una qualità più scarza del materiale. Ma solo la sensazione. Insomma un piccolo difetto rispetto al complesso della colorazione. 

Alto circa 23 centimetri, misurato dalla testa ai piedi, pesa 749 grammi, circa 780 se si considera anche il peso della spada che altro non è che la coda del coccodrillo meccanico. Sia il peso che il tatto lasciano poco spazio all’immaginazione in merito alla qualità dei materiali: presenta molte parti in metallo pressofuso. Di fatto con Fans Toys siamo ormai ai livelli di un SOC ed è proprio questo lo standard che Fans Toys si è data.
Il peso è dunque notevole e le giunture sono robuste, tranne quelle dei polsi che sostengono a malapena il peso della spada. Qui si ha forse la sensazione che nella trasformazione, non sapendo come gestire la coda, si è scelta la soluzione di trasformarla in spada (soluzione peraltro già adottata con FT-18, Lupus), ma probabilmente non si è considerato il suo peso: come a dire che il diavolo fa le pentole ma non i coperchi!

Introduciamo dunque la prima nota dolente di questo che comunque resta un capolavoro: la trasformazione.

La trasformazione è tutta nelle gambe che collassano nel busto del robot, che corrisponde anche al busto del coccodrillo. Nel passaggio da robot a coccodrillo scorre fluida finchè non si arriva alle gambe dove inizia un vero e proprio rompicapo e a noi i rompicapo non piacciono, peccato! Il fatto è che oltre ad essere un gioco di ribaltamenti ed incastri, occorre fare attenzione per non graffiare le parti in diecats durante i vari passaggi. Però ad onor del vero abbiamo visto di peggio per cui nel complesso la trasformazione è accettabile. Sicuramente non è tra i Masterpiece Fans Toys più difficili da trasformare, ma di certo non staremo sempre a trasformarlo (lol). In generale abbiamo comunque notato che la tendenza di Fans Toys nelle sue ultime uscite è quella di semplificare la trasformazione e ne deduciamo che abbia dunque adottato questa caratteristica tra i parametri dei suoi Masterpiece. La parte della coda è invece la vera nota dolente a tutti gli effetti, almeno per quella che è la nostra concezione della trasformazione, ovvero una soluzione unica, senza pezzi aggiuntivi o avanzati che non si sa dove mettere. Infondo parliamo di un Masterpiece, un pezzo dove la tecnologia della trasformazione dovrebbe essere al top, insieme alle articolazioni, alla scultura e tutto il resto. La coda invece in questo caso, come già detto, si stacca e diventa la spada, il che non è il massimo. È come se la trasformazione fosse spezzata, interrotta, perdendo di fluidità. Forse, ci viene da pensare, che includere la coda in un’unica trasformazione, date le sue dimensioni, avrebbe costituito un ulteriore elemento di difficoltà nella trasformazione stessa, quindi forse per questo Fans Toys ha optato per la soluzione più semplice, perseguendo il suo parametro di semplificazione. Perciò concediamoci il beneficio del dubbio.

Altri piccoli difetti che saltano subito all’occhio sono:

  • L’Headmaster è un po’ scarso in modalità robot, ma fa il suo lavoro in modalità testa. Avrebbero potuto adottare una trasformazione che nascondesse il volto dell’headmaster quando è in modalità robot, come hanno poi fatto su Cerebros (FT-40A).
  • Snodi allentati. Anche se nella copia da noi recensita non è capitato, in alcuni casi si è verificato che le articolazioni risultassero un po’ allentate, specie quelle dei gomiti con la conseguenza che le braccia non reggono il peso delle armi, sia della spada (che ha il suo peso) sia del blaster (che è di gran lunga più leggero della spada). Se dovesse capitarvi sarà sufficiente stringere qualche vite (ma senza esagerare).
  • Qualche dubbio sulla resistenza dei giunti sferici all’altezza delle spalle che potrebbero deteriorarsi nel tempo, ma questo ovviamente solo il tempo potrà dirlo.
  • Gli accessori sono scarsi perché, se si esclude la spada (ovvero la sua coda), la carta BIO e il manuale che costituiscono la dotazione classica di qualsiasi Masterpiece, l’unico accessorio degno di nota resta il suo blaster. Fans Toys poteva aggiungere almeno un paio di facce alternative!
  • Altro aspetto negativo è che manca la carta BIO per l’headmaster, ma questo lo abbiamo notato anche nelle precedenti uscite degli headmaster targati Fans Toys.

L’unico vero grande neo di questo prodotto resta quello di sempre, quello che continuiamo a mettere in evidenza ormai da sempre negli ultimi due anni: il prezzo. Ancora una volta il rapporto qualità/prezzo abbassa la media della nostra valutazione finale. Non perchè non ci sia qualità, ma perchè rispetto alle prime uscite Fans Toys, negli ultim anni i prezzi sono saliti in maniera sproporzionata, con Fans Toys così come con Takara, già prima della crisi legata alla scarsità delle materie prime che, va detto, non è un problema cinese. Inoltre, nel caso specifico, parliamo di un prodotto il cui pre-ordine risale a quasi tre anni prima della sua uscita e in tale occasione il prezzo proposto era in linea con quello degli altri due headmaster della linea Fans Toys, quindi al momento della sua uscita, nessuno si aspettava lievitasse così tanto. Ma ormai è fatta.    

Invece, parlando degli aspetti positivi, tanti, oltre quelli già decantati del peso e dunque della qualità dei materiali adottati, della colorazione, fantastica, ci aggiungiamo anche quello della stabilità in raporto al peso e alla gamma delle articolazioni che, per quanto non sia proprio al massimo, consente comunque di far adottare alla figura delle bellissime pose che esprimono tutta la sua dinamicità. Anche le dimensioni del coccodrillo, con la coda (lol) sono impressionanti e danno quella sensazione di imponenza, quasi avessimo a che fare con un vero e proprio coccodrillo (nonostante i colori dell’anguria – lol).

Per quanto riguarda la somiglianza con il personaggio del cartoon, ribadiamo, rasentiamo la perfezione. Dato che al contrario di altri personaggi, non ci sono grosse differenze tra il personaggio della serie americara “The Rebirth” e quello della serie giapponese “The Headmasters”, questo Masterpiece è valido per entrambe le stagioni, in termini di accuratezza.

In ultimo, ma non ultimo, spediamo qualche parola per la confezione, bella come sempre, compatta, poco ingombrante e con una fantastica work-art realizzata dall’italiano Johannes Vinci: top! 

Come ogni figura Fans Toys, FT-51 è un prodotto realizzato secondo gli standard più elevati. La figura è altamente dettagliata, versatile e ben articolata e data la presenza di molte parti in metallo pressofuse risulta essere anche molto solida e resistente.

FT-51 “nice to have”!

ParametroPunteggio
Estetica8
Materiale9
Verniciatura9
Posabilità7
Accessori5
Trasformazione6
Corrispondenza cartoon8
Confezione8
Qualità/Prezzo5
Sintetico7,11
FT-14 – Forager (a.k.a. Kickback)

FT-14 – Forager (a.k.a. Kickback)

ProduttoreFans Toys
OggettoFT-14 – Forager
Personaggio cartoonKickback
Data prima edizione01/05/2016
Altezza14 cm
Peso244 g
MaterialiPlastica ABS e Die-cast

Insetti, dannati insetti! Ma quanto sono belli! Quasi quasi ti vien voglia di mangiarli, se non fosse per il prezzo troppo alto a cui sono arrivati con le ultima quotazioni e allora ci ripensi… Però, il pezzo merita davvero di stare nella vostra collezione e allora nasce il dilemma: avere o essere o rinunciare? (lol).

Come gli altri Insecticons, si tratta di uno dei primi Masterpiece realizzati da Fanstoys, molto più semplice dei Fans Toys che sono venuti dopo in termini di ingegneria della trasformazione, articolazioni e posabilità.
La figura in mano, nonostante le sue dimensioni, risulta molto solida e compatta, soprattutto grazie alla presenza di molte parti in metallo pressofuso (diecast).

Dovuto anche al fatto che è l’ultimo prodotto del terzetto Fans Toys, dei tre Insecticons è sicuramente quello più riuscito e nelle linee si notano già delle migliorie rispetto ai precedenti. La scultura è più pulita, più uniforme, il back-pack un pò più curato, anche se l’impressione è sempre quella che gli ingegneri non sapessero dove nascondere quelle zampette quando lo hanno progettato. La modalità robot è spettacolare, anche se mancano alcune articolazioni che oggi sono in tutte le figure, anche quelle più economiche di altre linee.

Frontalmente è ineccepibile in termini di accuratezza della scultura e “pulizia” delle linee, ma c’è ancora tanto lavoro da fare per migliorare la parte posteriore. Le zampette si notano sia all’altezza della schiena, sia nella parte posteriore delle gambe, all’altezza dei polpacci.

In modalità insetto, Fans Toys ha invece colpito nel segno, come già fatto con i suoi predecessori, con la possibilità di utilizzare  due diverse paia di zampe, una delle quali più aderente al cartoon.

La trasformazione è un pò più complessa che per gli altri Insecticons, ma comunque scorrevole, il che è certamente una nota positiva, molto apprezzata. Il passaggio più delicato è nella parte del busto dove collassano le braccia del robot quando lo si trasforma in modalità insetto, o le zampe dell’insetto quando lo si trasforma in modalità robot. Si consiglia di fare attenzione in questi passaggi perchè tutto poggia su pochi perni e i due “binari” su cui scorrono le parti delle braccia e delle zampe da portare all’interno del busto.

Oltre alle parti posteriori non ben nascoste, un altro elemento che non convince molto è la scelta del materiale con cui sono fatte le antenne che caratterizzano sia la testa del robot che quella dell’insetto. Il materiale utilizzato è la gomma che sicuramente è stato scelto per prevenire il rischio che possano spezzarsi, ma che d’altra parte potrebbe risentire del deterioramento del tempo ed ingottarsi. Per il resto non si notano altri difetti.  

La confezione include

  • un manuale delle istruzioni,
  • una BIO-card,
  • una pettorina extra trasparente di colore arancione,
  • un fucile cromato,
  • tre cubi di energon, così come forniti per gli altri Insecticon targati FansToys.

A differenza degli altri due Insecticons, non vengono fornite la zampe alternative per la modalità insetto in versione anime, perchè quelle in dotazione lo sono già.

Per concludere, insieme agli altri due “compagni di merende”, è sicuramente un bel pezzo da collezionare e sarebbe un buon acquisto se non fosse che il prezzo è sproporzionato rispetto alle dimensioni e alla qualità, in generale della figura, per quanto sia già più accessibile del prezzo di FT-12, Bombshell.

Purtroppo il prezzo penalizza la valutazione finale della figura. Incredibile come i prezzi siano saliti rispetto alle prime uscite ma, per onestà, occorre dire che negli ultimi anni i prodotti Fans Toys sono saliti di prezzo, anche per colpa di chi specula sul mercato secondario.

ParametroPunteggio
Estetica8
Materiale7
Verniciatura7
Posabilità9
Accessori5
Trasformazione8
Corrispondenza cartoon7
Confezione6
Qualità/Prezzo5
Sintetico6,88
FT-03 – Quakewave (a.k.a. Shockwave)

FT-03 – Quakewave (a.k.a. Shockwave)

ProduttoreFans Toys
OggettoFT-03 – Quakewave
Personaggio cartoonShockwave
Data prima edizione01/02/2013
Altezza
Peso
MaterialiPlastica ABS e Die-cast

Nell’attesa di una versione 2.0 di Quakewave, così come avvenuto per Tesla, la versione FansToys di Perceptor, diciamo che possiamo accontentarci di questa versione masterpiece di Shockwave targata sempre Fans Toys.

Di certo il pezzo, quando è stato rilasciato nel 2013 (progettato nel 2012), si poneva come un ottima rappresentazione dell’anime, per quelli che erano i canoni estetici di quegli anni. C’è stato poi un nuovo rilascio nel 2015 che ha riguardato principalmente il packaging e una rivisitazione della colorazione, meno accesa della versione del 2013, qualche pannellatura in più che però non fa che discostarlo ulteriormente dall’anime e nulla altro di eccezionale. Ma dobbiamo ammettere che da allora, il mondo dei masterpiece ha avuto una rapida evoluzione e con essa sono cambiati i parametri di valutazione. Da un lato sono migliorate le tecniche di ingegnerizzazione della trasformazione e dall’altro si è ricercata una somiglianza al cartoon sempre più spinta, mentre inizialmente la tendenza era ad avvicinare il pezzo alla sua versione toy degli anni ottanta. Iniziamo allora col dire che per quanto sia fatto bene non è il masterpiece di Shockwave migliore in assoluto, in termini di “cartoon accuracy”: non è il masterpiece definitivo. Tuttavia, va anche detto per correttezza espositiva che ad oggi non c’è ancora sul mercato un prodotto di Shockwave che sia al contempo realizzato con materiali di qualità, con un’ottima ingegnerizzazione della trasformazione ed una accuratezza al cartoon, come avvenuto per altri personaggi transformers. La stessa versione masterpiece ufficiale della Takara-Tomy, MP-29+, per quanto più vicina al cartoon, presenta delle ombre, specie per quanto riguarda i materiali utilizzati, tutta plastica ABS.

L’attuale canone di accuratezza si spinge al punto di semplificare quanto più possibile le linee, proprio come nel cartoon, dove taluni dettagli tipici degli oggetti reali sono praticamente omessi. Così, se fino a qualche hanno fa le pannellature erano indice di ricercatezza di dettagli presi dalla realtà, oggi avviene esattamente il contrario. Un esempio tipico sono gli ultimi masterpiece della Takara dedicati ai seekers che nella loro nuova versione 3.0 sono una rivoluzione rispetto alle loro versioni 2.0. Le precedenti versioni erano ricche di pannellature e le stesse pannellature erano accuratamente scolpite. Nelle nuove versioni 3.0 il design è stato completamente rivisto, così come la trasformazione.

Ma torniamo al nostro Fans Toys FT-03. Il prodotto si presenta con una buona qualità dei materiali, piedi e parti delle gambe sono in metallo, diecast per l’esattezza. La colorazione è di buon livello, ma forse il colore è un viola troppo acceso, diverso dal viola con cui è disegnato nel cartoon. Anche nella versione del 2015, per quanto migliorata, più opaca, la colorazione non rispetta quella dell’anime. In questo, MP-29+ vince. Nel complesso però FT-03 si presenza ben proporzionato e compatto, le articolazioni consentono una buona posabilità e la mano, diversamente dalla versione Takara-Tomy, ha tutte le cinque dita articolate, cosa che a noi di Robots in Incognito piace tantissimo. La versione del 2013 possiede un led statico nell’occhio e uno nel cannone laser che sostituisce la sua mano sinistra, mentre nella versione del 2015, il led dell’occhio è intermittente a simulare Shockwave quando parla.

I piedi nel loro design disattendono molto il cartoon. Anche in questo caso il masterpiece ufficiale vince, ma non certo per la qualità dei materiali e nel risultato finale, dove qui a Robots in Incognito il favorito resta comunque FT-03.

Parliamo in ultimo della trasformazione. Di per sè la trasformazione è semplice e veloce, però perde punti il fatto che alcune parti, come ad esempio la “bocca” della pistola laser cybertroniana, si staccano rendendo di fatto la trasformazione meno fluida ed integrata. In generale, questo è ammissibile nei giocattoli per bambini, un pò meno in un masterpiece dove ci si aspetta che il livello di ingegnerizzazione sia tale da evitare quanto più possibile che la trasformazione si realizzi mediante componenti da separare e riassemblare, a meno che questo non avvenga già nell’anime e allora il discorso cambia, come nel caso della trasformazione di Megatron. Una buona trasformazione dovrebbe essere quanto più possibile semplice e al contempo integrata e fluida, senza parti separabili che vadano a ricomporsi altrove, ma facendo sì che il robot e l’alternative mode (abbreviato alt-mode) risultino nel complesso ben fatti.

Concludiamo questa recensione dicendo che sicuramente questo masterpiece third party di Shockwave, resta al momento uno dei migliori masterpiece in circolazione, ma siamo ancora lontani dai livelli di accuratezza al cartoon attesi.

ParametroPunteggio
Estetica6
Materiale7
Verniciatura7
Posabilità7
Accessori5
Trasformazione6
Corrispondenza cartoon6
Confezione7
Qualità/Prezzo6
Sintetico5.7

FT-13 – Mercenary (a.k.a. Shrapnel)

FT-13 – Mercenary (a.k.a. Shrapnel)

ProduttoreFans Toys
OggettoFT-13 – Mercenary
Personaggio cartoonShrapnel
Data prima edizione01/01/2016
Altezza14 cm
Peso312 g
MaterialiPlastica ABS e Die-cast

Iniziamo subito col dire che si tratta della migliore versione Masterpiece di Shrapnel attualmente in circolazione, anche se prodotto da una azienda “terza parte”. Ma l’azienda di cui parliamo è la Fans Toys, dunque un marchio, una garanzia.

Il prodotto è fatto bene, abbastanza fedele al cartoon, sia in modalità robot che in modalità insetto (alt-mode). Sicuramente la modalità insetto centra l’obiettivo più che la modalità robot, dove la colorazione delle gambe e delle corna non sono proprio fedeli a quelle del personaggio dell’anime. Nel cartoon sono di un grigio molto chiaro, tendente al bianco, mentre nel giocattolo sono di un grigio argentato, più lucente quello delle corna, dando quella sensazione di freddo metallo che invece non si percepisce nel cartone animato. Inoltre il robot, specie nelle gambe, presenta delle intarsiature e troppi dettagli realistici che nell’anime non si percepiscono, essendo l’anime caratterizzato da linee più pulite e fluide, ma che sono tipici delle versioni giocattolo degli anni ’80.

Altro elemento che spezza la continuità delle linee e che tende a sporcare la semplicità delle forme e della scultura sono le soluzioni tecniche adottate per le articolazioni, soprattutto quelle delle gambe, nella parte superiore, dove il quadricipite viene diviso in due sezioni per consentire i movimenti circolari della gamba; movimenti che si potrebbero ottenere facilmente con l’utilizzo di un giunto sferico. Si suppone che le soluzioni tecnicnologiche un pò obsolete riscontrate nella realizzazione degli Insecticons sono probabilmente  dovute al fatto che si tratta delle prime action figure realizzate dalla Fans Toys. Nulla a che vedere con la qualità dei modelli successivi.  Un altro segnale che porta a tale conclusione è che le articolazioni sono prive del il sistema del cricchetto.

Al di là delle soluzioni tecnologiche adottate si tratta comunque di una figura ben articolata, con piedi, braccia, gambe e busto che consentono una discreta rotazione e dunque l’oggetto possiede in sè una buona posabilità.

Le dimensioni sono in scala Masterpiece, dunque non parliamo di grandi dimensioni, molto vicine a quelle di MP-21 Bumblebee, proprio per rispettare le proporzioni con gli altri robot della serie, ma è comunque alto circa 14 centimetri, almeno quei due centometri in più rispetto ad MP-21. Inoltre, a differenza di MP-21, qui la qualità dei materiali la si percepisce anche dal peso: ben 312 grammi, quasi 5 volte il peso di MP-21!!!

Di fatto la figura si presenta compatta e solida e si tratta di uno di quei pezzi che sei soddisfatto di avere nella tua collezione.

La trasformazione non è complicata, eccetto che per le zampe dove c’è da smanettare un pò di più per sistemarle correttamente nell’alloggio del busto quando si passa dalla modalità insetto alla modalità robot. Come sempre si consiglia di trasformarlo con la dovuta attenzione, senza forzare i meccanismi e rispettando la sequenza dei passaggi, così come descritto nel manuale.

Nella confezione la figura si presenta con i seguenti accessori:

  • una Bio Card,
  • un manuale delle istruzioni,
  • tre cubi di energon,
  • due paia di Zampe di insetto alternative in versione cartone animato,
  • una pettorina opzionale trasparente di colore arancione,
  • una pistola laser colore viola,
  • una pistola laser colore argento.

Oltre il back-pack posticcio con quel groviglio di zampette alle sue spalle che fanno senso un pò senso, la vera nota dolente di questa figura è l’attuale prezzo di mercato che rispetto alla sua prima uscita è pressocchè raddoppiato. La nostra impressione è che Fans Toys stia sfruttando l’onda del mercato “secondario” nel definire la propria politica dei prezzi, il che potrebbe portare, nei prossimi anni, ad una sorta di bolla speculativa, in quanto il prezzo di mercato in questo settore è quasi sempre dettato dal numero di pezzi limitato in circolazione. Ad ogni nuova ristampa e con il passare del tempo, si riduce l’interesse da parte dei colezionisti, man mano che questi se ne riforniscono, per questo si arriva ad un punto in cui chi cerca di rivedere il prodotto nel mercato dell’usato difficilmente riuscirà a rivenderlo ad un prezzo troppo alto. Il rischio più grosso è quello di pagare oggi un prezzo che difficilmente un domani si potrà recuperare, per questo occhio a come decidete di investire i vostri soldi. A questo aggiungete il fatto che si tratta di pezzi dalla costruzione un pò datata, dunque cosa potrebbe succedere se un’altra casa terza parte tirasse fuori il proprio set di Insecticons 2.0?   

Nell’attesa dunque di vedere una versione 2.0 di questi Insecticons, ci auguriamo che Fans Toys riveda il loro prezzo nelle prossime eventuali ristampe.

ParametroPunteggio
Estetica7
Materiale7
Verniciatura7
Posabilità8
Accessori7
Trasformazione6
Corrispondenza cartoon6
Confezione6
Qualità/Prezzo5
Sintetico6,67