Produttore | Takara-Tomy |
Oggetto | MP-39 |
Personaggio cartoon | Sunstreaker |
Data prima edizione | 22/12/2017 |
Altezza | 16 cm |
Peso | 160 g |
Materiali | Plastica ABS |
MP-39 è la versione Masterpiece ufficiale del Transformer G1 Sunstreaker. Insieme ad MP-36 (Grapple) ed MP-36 (Megatron), MP-39 rappresenta forse il Masterpiece di svolta di casa Takara-Tomy con cui è stato definito un nuovo standard qualitativo di riferimento della serie Masterpiece, con pezzi più vicini al cartone animato (cartoon accurate), con un’ingegneria della trasformazione un pò più complessa, ma in grado di restituire una forma robot con linee più pulite e, di conseguenza, con un prezzo al pubblico un pò più alto. A partire da queste uscite infatti, Takara-Tomy ha iniziato a produrre le versioni “plus” “cartoon accurate” dei Masterpiece usciti in precedenza, mentre tutte le uscite successive sono già in versione “cartoon accurate”.
Dopo tutto, sono passati più di cinque anni dall’uscita del suo fratello “gemello” MP-12 Lambor (o Sideswipe per chi come noi è lontano dal paese del “sol levante”) e in questi anni trascorsi sono cambiate molte cose nella linea. Anche i fan occasionali che non sanno che c’è un nuovo capo designer al timone della Takara-Tomy avranno sicuramente notato il cambiamento abbastanza evidente nell’estetica della linea Masterpiece che si sta manifestando da un bel po’ di tempo a questa parte. Il cambiamento è iniziato in modo sottile con figure come MP-27 Ironhide, ma si è decisamente accentuato con MP-33 Inferno e MP-35 Grapple, fino ad arrivare alla recente uscita di MP-36 Megatron, che per molti versi ha rappresentato il culmine di questo percorso. Se un tempo la linea Masterpiece era caratterizzata da una miscela sottile di estetica del design, particolari che richiamano alla realtà e riferimenti più o meno espliciti ai giocattoli vintage degli anni 80, ispirandosi in ugual misura a giocattoli e fumetti precedenti e al cartone animato G1, ora l’accuratezza al cartone animanto G1 è decisamente in primo piano nello stile visivo offerto e di fatto MP-39 è la consacrazione di questo nuovo stile.
MP-39 dimostra che quanto fatto con MP-36 non è stato un caso isolato. È evidente che queste due figure provengono dalla stessa casa di idee. Inoltre, non solo MP-39 è una vera e propria delizia per gli occhi, ma c’è anche un’incredibile quantità di valore ludico e di interazione che sono una goduria per i collezionisti, più che su qualsiasi altro veicolo alt-mode finora realizzato. I fari a scomparsa, le porte a scomparsa, il bagagliaio mobile e gli sportelli del motore sono una vera e propria delizia, tutti elementi che fanno capire immediatamente che qui c’è un grado di funzionalità elevato che acora una volta ammicca al mondo reale, mentre contestualmente si immerge nel mondo dell’animazione G1. Si realizza insomma con una performance migliore quello che già si tentava di fare con le versioni Masterpiece di un tempo: il giusto mix tra realtà e finzione. Anche se non ci sono dettagli realistici “visivi”, le funzionalità aggiunte riportano a quella sensazione di realtà e danno la percezione che si tratti di una modalità veicolo estremamente ben studiata, realistica, davvero impressionante.
Ma forse, uno degli elementi che più emozionano nella manipolazione di questo Masterpiece è, sempre nella modalità veicolo, la parte posteriore custom del motore che fuoriesce dal telaio che si ribalta a scomparsa per nascondere gli scarichi supplementari mentre i fari posteriori modificati si ripiegano ordinatamente, lasciando un aspetto pulito molto più tradizionale della Lamborghini Countach. Tutto ciò è ancora più emozionante se si pensa che questa trasformazione è a tutti gli effetti un passaggio della trasformazione stessa da modalità veicolo a robot e viceversa.
Parametro | Punteggio |
---|---|
Estetica | 9 |
Materiale | 7 |
Verniciatura | 7 |
Posabilità | 9 |
Accessori | 8 |
Trasformazione | 8 |
Corrispondenza cartoon | 8 |
Confezione | 7 |
Qualità/Prezzo | 7 |
Sintetico | 7,88 |